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Data: 17/09/2016 -

Spalletti: "Totti è un genio! Ma finché la Roma sarà solo Francesco non vincerà mai nulla"

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Ripartire dopo il deludente pareggio di Plzen ma continuare quella striscia di imbattibilità in campionato che dura da 20 giornate. Stato d’animo e numeri contrastanti che la Roma di Luciano Spalletti vorrebbe far combaciare fin da domenica contro la Fiorentina, forse il primo big match per questa Roma: “Loro sono praticamente gli stessi dello scorso anno. Una squadra forte ed un allenatore forte. - ammette l'allenatore giallorosso - Paulo Sousa è segno che ha delle conoscenze importanti per convincere  piacere in una piazza esigente come Firenze. Big match? Si, perché al Franchi la Fiorentina crea qualcosa di speciale”. Ambiente che a Roma è sempre criticato per il suo essere umorale. Su questo Spalletti non sente ragioni: “Roma è un ambiente ideale per lavorare. Poi certo servirebbe far nascere quell’entusiasmo che porti i giocatori a dare qualcosina in più. Ma la squadra è forte e sui giocatori ci credo. E mi stanno bene loro fino a fine anno. E’ una rosa che ho voluto e mi soddisfa”. Trasferta toscana dove mancherà ancora Vermaelen, ormai assente da quasi un mese, mentre per Rudiger inizia il conto alla rovescia per il ritorno in campo: “Vermaelen dopo Cagliari ha avuto un fastidio, poi è andato in Nazionale dove ha giocato con il dolore e quando è tornato aveva il massimo del fastidio. L’abbiamo tenuto fermo con la Samp e poi abbiamo provato prima di Plzen ma non era in grado di scendere in campo. Rimane fuori anche stavolta. Rudiger invece vediamo tra una quindicina di giorni se può allenarsi con la Primavera”. Salah domani invece sarà in campo. Un ex molto atteso che lo scorso anno fece tutto e il suo contrario. Un gol con una prestazione importante conclusa con l’espulsione: “Salah vive tutto allo stesso modo. Ha sempre il sorriso sulle labbra. Quando fa finta di non capire qualcosa glielo dico in fiorentino e si gira. Quindi conosce tutto, è sveglissimo ed è rimasto davvero legato alla città di Firenze”. Spalletti parla ancora dei singoli, soffermandosi su Juan Jesus nell'occhio del ciclone dopo alcuni errori difensivi: "E’ vero abbiamo preso qualche gol di troppo. La difesa ha un’importanza effettiva nell’economia della squadra, ma è come sono stati presi che determina la mancanza di fiducia. Jesus dimostra di non essere tranquillo di suo che non c’entra niente il lavoro che si fa o la sua qualità. Lui ha piede ma non ha grandissime qualità di scelta, non ha le caratteristiche di Florenzi e Peres. Certo sul colpo di testa non può sbagliare perché è forte". Un finale dedicato a Francesco Totti: "Francesco è un genio ma va gestito, lui mi deve aiutare a crescere degli altri riferimenti. L’anno scorso ci ha dato un contributo fondamentale per arrivare alla vittoria ma anche il resto della squadra. Francesco è straordinario ma se non si riesce ad andare avanti senza di lui non si vincerà mai niente". E arrabbiato per l'ennesima domanda su Totti conclude: "Se Totti il prossimo anno continua a giocare io sarò l’allenatore della Roma, in caso contrario non lo sarò più”.


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