SPAL, le parole di De Rossi
Dopo essere subentrato a stagione in corso, De Rossi ha vissuto il suo primo mercato da allenatore ma non è andato tutto come sperato: “La prima esperienza col mercato è stata abbastanza surreale, non saprei come altro descriverla. Ho letto che il direttore Lupo ha detto che sono soddisfatto: in genere sono abituato a parlare per me e lui sa che quanto ha dichiarato non è vero. Sono soddisfatto dei giocatori che ho, ma secondo me in un rapporto di collaborazione bisognerebbe ascoltare le indicazioni dell’allenatore sulle caratteristiche. Purtroppo da due mesi a questa parte questo non è mai, mai, mai, mai successo".
"Anzi, mi sono trovato giocatori presi quando era già stato firmato tutto - ha continuato De Rossi. Questa è una situazione che mi è dispiaciuta tanto: lo sa Tacopina e lo sanno i dirigenti perché gliel’ho detto in faccia. Fortunatamente non si parlerà più di mercato, ma non è che siccome sono giovane e al primo anno mi devo far andare bene tutto. Sono nel calcio da tanto tempo e so come le cose vanno fatte. Penso che si possa non arrivare a un giocatore. Quindi se ne va a prendere un altro con quelle caratteristiche ma un po’ meno forte. Poi non si arriva neppure a quello perché le società non si mettono d’accordo per i soldi o altro, si seguono altri con quelle caratteristiche fino ad arrivare a uno delle Serie C, che magari neppure gioca sempre. Le richieste dell’allenatore andrebbero seguite. Questo purtroppo non è mai successo e quindi mi dispiace che Lupo dica che sono soddisfatto. Lo sono dei giocatori che ho”.
De Rossi ha poi aggiunto: "Quando ci siamo seduti al tavolo ho detto: 'Prendetemi giocatori diversi da quelli che ho oppure molto più forti'. Questa indicazione non è mai stata seguita. Poi non cambia che io venga al campo col sorriso e fischiettando e sia stracontento della rosa che ho a disposizione. E tocca a me fare molto meglio per farli rendere al massimo. Detto questo, c'è sempre grande serenità: il mercato è finito, si va avanti e punto. Stare a piangere non serve a niente".
Parole quelle di De Rossi che non devono essere piaciute alla SPAL, che nella conferenza stampa caricata su Youtube ha tagliato la parte in questione.
Chiosa finale su Nainggolan: "Era lui a pensare che scherzassi quando gliel'ho buttata lì. Ci sentiamo spesso, ma per cavolate, quasi mai per parlare di lavoro. Visto che era senza squadra ci ho provato e quando da parte sua c'è stata apertura ne ho parlato con Alessandro Beltrami, suo procuratore di cui mi fido tantissimo. Da lì ho iniziato a fare il martello pneumatico e corteggiarlo. Poi ci si sono messi i dirigenti e Tacopina che hanno fatto la differenza, perché alla fine i soldi li ha tirati fuori il presidente".