Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato a "Stasera Italia", della possibile ripresa del campionato di Serie A il 13 giugno. Spadafora ha iniziato il suo intervento commentando alcune difficoltà sul protocollo per gli allenamenti presentatogli dalla Lega: "Ci sono due cose importanti per questo. Lunedì dovevano riprendere anche gli allenamenti del calcio sulla base di un protocollo che un mese fa mi hanno proposto la Figc e la Lega. Oggi vediamo che la Lega ha difficoltà ad attuare il protocollo che lei stessa ci ha proposto. E’ una cosa che ci avevano proposto loro, questo auto-isolamento. Ora scopriamo che non ci sono le strutture adatte. Di fatto ripartono tutti gli sport di squadra da lunedì e gli sportivi possono allenarsi in maniera distanziata"
"Se la Figc - prosegue Spadafora - dice che non ci sono le condizioni per questo autoisolamento, si adattino allora le condizioni anche per tutti gli altri sport. Ce lo dicano, per noi va bene, purché rispettino le regole minime che rispettano anche gli altri sport, come il distanziamento. Proprio ieri abbiamo visto su un quotidiano le immagini del presidente un po’ furbetto che ha fatto allenare insieme la squadra in barba alle regole. Possiamo riparlare di questo protocollo, se tutto questo va in successione non vedo perché il 13 giugno non possa ripartire il campionato".
Il Ministro ha poi risposto su un punto molto discusso dopo le osservazioni del CTS: la quarantena di gruppo in caso di positività. Spadafora ha chiarito la posizione del governo: "Con l’evoluzione che avremo nei prossimi 10 giorni, quando ci sarà la vera riapertura dal 18, se la curva del contagio lo consentirà, massima disponibilità a rivedere in modo meno restrittivo anche questa regola. Ma nel frattempo le regole già in vigore devono essere rispettate. Nessuno ostruzionismo da parte nostra".