Una serata speciale per un'occasione speciale, volta a presentare una biografia in cui raccontare tutta la propria vita, dentro e fuori dal campo, con tanti aneddoti divertenti e una lunga storia da ripercorrere. Il portiere del Chievo Stefano Sorrentino ha presentato, nella giornata odierna e presso il Piper di Verona, il libro "Gli occhi della tigre" da lui scritto in collaborazione con Marco Dell'Olio, con l'intero incasso (12 euro a copia) devoluto in beneficienza al progetto "Insuperabili", scuola calcio per ragazzi con disabilità.
"Se ho preso da papà gli occhi della tigre? Sicuramente, è una caratteristica sua: altre caratteristiche comuni come portieri non ne abbiamo (lui ha fatto il portiere in passato) quindi direi di sì - le parole di Stefano a Sky Sport, affiancato dal padre Roberto Fermare Higuain e Dybala? Fermarli dalla panchina è dura, ma non so se sia tanto vicina al campo dello Juventus Stadium tanto da potergli fare uno sgambetto...Non sto giocando perchè siamo salvi e perchè Maran vuole dare spazio a Seculin, vedendo com'è questo ragazzo e con la chance di dimostrare il suo valore. La Juve in casa fa paura, potremmo metterci in 4 portieri per tentare di non subire gol. Anno giusto per la Juve in Champions? Da italiano speriamo in questo: già vincere per 6 volte in fila il campionato è qualcosa di straordinario, sono numeri importantissimi. Qualche anno fa ci è andata vicina a vincerla, le basi ci sono e facciamo il tifo perchè il calcio torni a livelli altissimi".
Poi, è il turno di papà Roberto: "Sono stato alla Juve da preparatore, ma anche al Toro, ero spericolato: ero un portiere falloso, ben venga il calcio e ben vengano anche questi calciatori. Di Stefano mi ha colpito il non abbattersi mai e il volere ed ottenere ciò che si cerca, la cosa importante è essere sempre se stessi nel bene e nel male. Come tutti i calciatori gli errori si possono fare, ma basta non pensarci.