Immaginatevi un Sevilla-Betis… a calcetto. Cinque contro cinque. Per prima cosa: “chi fa le squadre?”. Carta e penna in mano ai direttori sportivi: Monchi da una parte, Re Mida dei blancos andalusi. L’ex Fiorentina Macià dall’altra? No, lui ormai è un ex, già al Leicester di Ranieri. Adesso la responsabilità è di Miguel Torrecilla. Pronti, via. Anzi no, c’è una regola ben precisa da rispettare, ‘conditio sine qua non’ si può procedere: pescare solo quei giocatori nella top ten degli acquisti record dei due club. Bene.
Monchi seleziona Negredo dal Real Madrid, costo 15 milioni. L’acquisto record nella storia del Siviglia. Al pari di Franco Vazquez, arrivato dal Palermo quest’estate per la stessa cifra. Un altro dall’Italia è Joaquin Correa: 13 milioni nelle casse della Sampdoria. In squadra anche Arouna Koné, preso dal PSV per 12 nella stagione 07/08. A completare il team c’è un italiano di passaporto: Ciro Immobile, 11 milioni dal Borussia Dortmund.
Torrecilla sfoglia l’album dei ricordi del Betis e forma il suo ‘5’ di grande qualità. L’acquisto più costoso nella storia del club è un brasiliano che oggi… non gioca più! Denilson, ricordate? Proprio quello che ha vinto il Mondiale in Corea e Giappone nel 2002. Pagato 30,5 milioni di dollari dal San Paolo, stagione 98/99. Una maglia da titolare anche per Finidi George, ala destra proveniente dall’Ajax (10 milioni), Sergio Garcia ex Real Saragozza (10 milioni) e poi due brasiliani noti anche all’Italia: Ricardo Oliveira (9) e Rafael Sobis (8,5). In panchina, pronto, Sanabria, preso dalla Roma per 7 milioni e mezzo.
Palla al centro, tecnica e qualità in tutto il campetto. Immaginiamoci un Siviglia-Betis così, derby andaluso a ‘5’. In attesa di quello a ‘11’ di questa sera…