Dopo l'intervento al tendine d'Achille dello scorso marzo, Salvatore Sirigu aspetta un'opportunità per tornare in campo. Il portiere è attualmente svincolato dopo la scadenza del contratto con la Fiorentina.
Sirigu, le parole dopo l'infortunio e sul futuro
"Un trauma, anche perché non avevo mai avuto problemi seri in carriera. Poi il chirurgo, il dottor Santucci, mi ha spiegato che non si trattava di una rottura ma di una disinserzione. Mi ha detto che il tendine era sano e che in quattro, quattro mesi e mezzo sarei tornato come nuovo. Ormai ci siamo quasi, ho anche ripreso a fare qualcosina con il pallone. In campo. Da portiere. Mi sento me stesso, ora", così Salvatore Sirigu al Corriere dello Sport.
Il portiere sardo ha poi raccontato l'episodio dell'infortunio rimediato in amichevole: "All'istante m'è crollato il mondo addosso, ma poi mi sono detto che il calcio è la mia vita, che sono sempre stato professionale, serio e sano. E che sarei tornato: il mio obiettivo è questo e lo sento vicino anche se non tutti ci credevano. Davano per scontato che a 36 anni avrei smesso. Che mi sarei ritirato: al primo infortunio? Ma perché? Non ci penso neanche, aspetto un'occasione: sono svincolatoo e in attesa. Voglio giocare e giocherò".
Sulla situazione con il club viola: "La Fiorentina sa come la penso: se ha bisogno di me, sono qua. Nel frattempo ringrazio la società, il tecnico, i compagni: mi hanno seguito, aiutato, sostenuto e mai abbandonato. Mai. Ho trovato grande umanità, sono grato a tutti. Anche ora lavoro al Viola Park. E in vacanza mi hanno fatto seguire da un fisioterapista dello staff, Stefano". Sul futuro: "Io vorrei regalarmi una bella opportunità ed essere felice. Mi auguro la salute e poi la gioia di tornare ad allenarmi senza pensare a terapie, piscina e palestra. Voglio arrivare al campo, cam-biarmi, infilare i guanti e ridere".
L'INTERVISTA COMPLETA NELL'EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLO SPORT