I suoi 175 gol con la maglia del Milan lo mettono al secondo posto nella classifica dei marcatori rossoneri di tutti i tempi. Per i tifosi dei "diavoli" è ancora un idolo indiscusso e indimenticabile rimarrà il rigore decisivo messo a segno nella finale di Champions del 2003, contro la Juventus. Amore sempre ricambiato da Andriy Shevchenko che ribadisce il suo legame con il club rossonero attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport:
"Amo questa squadra, è la mia seconda famiglia. Mi spiace che Berlusconi voglia vendere la società, ci avrà pensato tante volte. L’importante è che i tifosi siano felici. Quest’anno è andata così, sono mancate tante cose: la squadra non ha trovato gli equilibri giusti, la società ha le sue colpe. Tornare da allenatore? Chissà, l'Italia è la mia seconda patria... Ma per ora penso a lavorare per la nazionale".
"Sheva" ha fatto un suo pronostico anche sul campionato europeo ormai alle porte: "La Nazionale italiana è una squadra solida che può fare qualcosa di importante. La vedo sul podio. E L'Ucraina? Vi sorprenderà: occhio a Yarmolenko. E’ fortissimo: lo consiglio al Milan".