"Slava Ukraini". Gloria all'Ucraina. Tra le strade di Kiev, Kharkiv e altre città del paese le persone si salutano così. Un saluto segno del patriottismo radicato nell'anima della popolazione. Si risponde "Heroyam Slava". Gloria agli eroi del paese. Patriottismo ed eroicità. Due caratteristiche di ogni ucraino. Anche di Danylo Sikan, eroe dello Shakhtar Donetsk con una doppietta nella vittoria contro l'Anversa in Champions League. Come la sua carriera, fino a poco fa conosciuta soltanto per un clamoroso gol sbagliato a porta vuota nella stagione scorsa contro il Celtic. Una bella rivincita.
Sikan e la guerra: dalla benificenza al pugno ad un turista russo
Per lui, come per ogni ucraino, lo scoppio della guerra è stato un evento drammatico. Ne è venuto a conoscenza da una notifica sul suo cellulare. Era la sera stessa dell'inizio dell'invasione russa. "Fu devastante, scoppiai in lacrime", racconterà ai canali ufficiali dello Shakhtar. Solo qualche settimana prima era stato ceduto in prestito all'Hansa Rostock, in serie B tedesca.
L'esperienza dal lato sportivo non fu esaltante (1 gol in 11 partite), ma in Germania Sikan imparò ad essere eroe anche fuori dal campo. Oltre a partecipare a diverse manifestazioni contro il conflitto, l'attaccante mise all'asta la medaglia d'oro vinta ai Mondiali U20 nel 2019 con la sua nazionale. Fu proprio l'Hansa Rostock a comprarla. La cifra ricavata, 32mila dollari, venne data in beneficenza ai profughi ucraini scappati dalla guerra.
Attaccante eroe e patriota. Lo scorso febbraio si ritrovò protagonista di un grosso caso mediatico. Si trovava in ritiro invernale con lo Shakhtar in Turchia. Un turista russo si avvicinò a lui e ad altri giocatori. Era ubriaco e cominciò a provocarli urlando "Gloria alla Russia" e altri cori discriminatori verso gli ucraini. La reazione di Danylo non si fece attendere. Si avvicinò all'uomo e lo stese con un pugno causandogli un trauma cerebrale.
Il club lo difese e il caso rientrò poco dopo. D'altronde, il clima di tensione della guerra Sikan lo sente in modo particolare. È originario della regione di Zhytomyr, nel cuore dell'Ucraina. Un'area pesantemente bombardata dall'esercito di Putin negli ultimi mesi. Strade, edifici e scuole rase al suolo. Per via del conflitto, Danylo ha perso diversi amici.
Sikan, il nuovo Mudryk?
Ora il classe 2001 si candida a essere il prossimo gioiello targato Shakhar. Un nuovo tesoretto per un club che negli anni ha lanciato grandi talenti come Fernandinho, Douglas Costa, Mkhitaryan e, per ultimo, Mudryk. Quelle del Bosuilstadion di Anversa sono state le sue prime reti nelle competizioni europee. "Un piccolo sogno diventato realtà", ha detto a fine partita. In stagione fanno 5 gol in 12 partite. Un buon inizio per migliorare il record personale di 9 dell'anno scorso.
L'1 settembre 2021 si è tolto inoltre la soddisfazione del gol all'esordio con l'Ucraina. Subentrato all'80' di un match di qualificazione ai Mondiali contro il Kazakhistan, segnò con una zampata in area di rigore nei minuti di recupero. Ora della sua nazionale vuole diventare il pilastro del futuro. Perché per lui la patria viene sempre prima di tutto. Slava Ukraini, Slava Sikan.