Un presente tutto da vivere, un futuro tutto da scrivere. Sergej Milinkovic-Savic si appresta a vivere il suo primo Mondiale da assoluto protagonista. Lo sarà, però, anche sul mercato. Già, perché la sua permanenza alla Lazio sembra tutt'altro che sicura. Il valore del cartellino è altissimo, stando almeno a quello che dice il presidente Lotito, ma tale valutazione non sembra spaventare i top club europei desiderosi di mettere le mani sul centrocampista classe 1995.
"Ogni giorno ne leggo una nuova su di me, ma deciderò dove giocare e proseguire la mia carriera solo dopo il Mondiale- ha spiegato oggi direttamente dalla conferenza stampa della vigilia dell'amichevole fra Serbia e Bolivia - cerco di rimanere il più concentrato possibile e di pensare solo al campo, lasciando ad altri il compito di lavorare per il mio futuro. Tuttavia sento la pressione addosso e so che ci dovrò convivere per tutta la durata della coppa del mondo. È la stessa pressione di quando gioco nella Lazio, quindi sono abituato".
Insomma, una pressione molto diversa rispetto a quella dell'Under 21: "Dove eravamo giovani, mentre qui ci sono un sacco di calciatori esperti - ha continuato - tuttavia l'atmosfera è molto buona, è come se fossi qui da molti anni. Non vedo l'ora che inizi il Mondiale. La partita più importante sarà la prima con la Costa Rica. Vincere ci permetterebbe di affrontare le altre due partite con più tranquillità".