Seferovic, Derdiyok e Batshuayi: ci si rivede... in Europa League
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Data: 12/12/2018 -

Seferovic, Derdiyok e Batshuayi: ci si rivede... in Europa League

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Inter e Napoli, ma non solo. Dalla Champions League all'Europa League, il "salto all'indietro" non toccherà soltanto a Spalletti e Ancelotti. Come loro, tutte le altre squadre che hanno chiuso al terzo posto nei gironi di Coppa proseguiranno il loro cammino in EL: dai big team che punteranno al trionfo alle possibili sorprese da non sottovalutare, scopriamo insieme chi sono.
Inter e Napoli, ma non solo. Dalla Champions League all'Europa League, il "salto all'indietro" non toccherà soltanto a Spalletti e Ancelotti. Come loro, tutte le altre squadre che hanno chiuso al terzo posto nei gironi di Coppa proseguiranno il loro cammino in EL: dai big team che punteranno al trionfo alle possibili sorprese da non sottovalutare, scopriamo insieme chi sono.

La batosta, per i tifosi azzurri e nerazzurri, è ancora da digerire. Rammarico, sconforto. Forse si poteva fare di più, forse alla fine è andata come doveva andare. Inter e Napoli sono fuori dalla Champions League e riprenderanno il loro cammino europeo dai sedicesimi di finale di Europa League. Il terzo posto conquistato nei rispettivi gironi vale un biglietto, quello che porta ad una nuova competizione e alla possibilità di raggiungere comunque un... tetto d'Europa. Non il più alto, non quello con la vista più bella, è vero. Ma è quello che alle italiane manca da più tempo, nonostante il suo fascino resti indiscusso.

Spalletti e Ancelotti ripartiranno proprio da qui. Ai sedicesimi, ritroveranno la Lazio, già qualificata, e forse pure il Milan: per i rossoneri, molto dipenderà dal risultato finale della partita contro l'Olympiacos. Quanto agli altri pezzi forti del torneo, certamente le "big" non mancano: Chelsea, Arsenal, Bayer Leverkusen e Sporting Clube sono squadre di primissimo livello. Come l'Inter e il Napoli, d'altronde, e come tutti gli altri club che, come le due italiane, hanno chiuso al terzo posto nei rispettivi gironi di Champions. Otto "retrocesse", otto new entry in EL: l'asticella si alza, la qualità pure.


LE "RETROCESSE": CHI SONO?


Brugge, Galatasaray, Valencia e Benfica. Poi Viktoria Plzen e Shaktar Donetsk. Dalla Champions all'Europa League, sono queste le "sorelle" di Inter e Napoli: tutte quante - chi più, chi meno - possono giocarsi le loro carte per puntare alla finale di Baku in programma per il 29 maggio 2019. Ambiziose, mai sazie. Di esperienza in Europa ne hanno da vendere e nei rispettivi campionati di appartenenza dominano la classifica ormai da anni.

In Ucraina, non a caso, la vetta del campionato è già finita nelle mani dello Shaktar Donetsk, mentre il Benfica, quarto in Primeira Liga, è a soli quattro punti di distanza dal Porto capolista. Lo stesso discorso vale per il Viktoria Plzen, secondo in classifica e a -4 dalla prima, e per il Brugge che in Belgio insegue il Genk sopra di 5 punti. Un discorso a parte vale per Valencia e Galatasaray: i turchi, infatti, non se la passano benissimo, anche se il settimo posto occupato al momento in classifica maschera quanto di buono fatto da Muslera e compagni sinora: il secondo posto, infatti, dista appena un punto. "Colpa" di una classifica cortissima e di un campionato equilibrato come pochi altri.

Il Valencia, invece, è al momento quindicesimo in Liga. Questione di momenti-no, sfortuna e scelte sbagliate. Da qui a febbraio, a quando torneranno le partita di Coppa e i giovedì europei, però, di tempo ce n'è ancora tanto. Abbastanza per potersi rialzare, rinforzare e ripartire. La grande tradizione che hanno alle spalle giocherà un ruolo fondamentale per i pipistrelli, che anche a livello individuale possono fare affidamento su nomi di primissimo livello. Garay, Parejo, Batshuayi. Anche le altre non scherzano: si pensi a Feghouli (Galatasaray) e Seferovic (Benfica), per citarne alcuni.

Tante vecchie conoscenze della Serie A potrebbero tornare a giocare negli stadi italiani: Muslera, Kondogbia, Neto. Calciatori di un certo spessore, di notorietà indubbiamente internazionale. L'Europa League, però, è il torneo delle sorprese, delle rivelazioni e delle opportunità. E allora, occhio a chi, dopo aver fatto un buona impressione già nei gironi di Champions, potrebbe lasciare tutti a bocca aperta nella nuova competizione.

I riflettori, in questo senso, sono già puntati sullo svizzero Derdiyok, bomber del Galatasaray già a quota 7 reti in stagione, così come su Junior Moraes dello Shaktar Donetsk (14 gol in 18 partite di campionato). Non saranno Icardi e Mertens, ma sotto porta possono fare altrettanto male. Attenzione, inoltre, anche al brasiliano Wesley del Brugge, 22 anni e 7 gol messi a segno finora, in Belgio dal 2016 ma mai in forma come in questo avvio di stagione. Tra sorprese e nomi di primissima fascia, la sensazione è che quest'anno ci sarà da divertirsi.


E I SORTEGGI?


Per quanto riguarda i sedicesimi di finale di EL, le quattro migliori terze "retrocesse" dalla Champions saranno collocate in prima fascia, le altre in seconda. Partono allora avvantaggiate Napoli e Inter (rispettivamente a quota 9 e 8 punti nei gironi), Valencia (8) e Benfica (7). Nulla esclude che, con le altre, si possano già ritrovare negli stessi sedicesimi di finale, per uno scontro diretto dal sapore di grande sfida. Per lasciarsi alle spalle la delusione dell'esclusione, per guardare in avanti verso obiettivi lontani, ma decisamente più raggiungibili. Napoli e Inter possono dire la loro: ci si rivede in Europa League.



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