Dopo l'arrivo ufficiale dal Las Palmas, Saul Coco si presenta ai tifosi del Torino, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Spazio al derby con la Juventus e alle sue prime emozioni da giocatore granata.
Torino, le parole di Saul Coco
Sulle prime emozioni: "Sono emozionato, e dopo pochi giorni mi sento già a mio agio. Sono felice di essere al Torino, un grande club con una storia prestigiosa. Il mister Vanoli mi ha spiegato tutto ciò che devo fare sin dal primo giorno: lui è molto soddisfatto, e io sono pieno di energia".
Il clima è disteso: "Sin dal primo momento, i miei compagni mi hanno accolto molto bene, facendomi sentire subito a mio agio. Tutti stanno cercando di aiutarmi ad adattarmi, e mi danno una mano anche con la lingua, in particolare Sanabria. Grazie al loro supporto, sto cominciando a imparare l'italiano".
Sulle caratteristiche, invece: “Mi considero una persona molto competitiva e mi piace giocare con la squadra. Costruisco le partite sfruttando le mie abilità fisiche. Non mi definisco un difensore elegante; preferisco che siano gli altri a giudicarlo. Sono aggressivo, veloce e un calciatore che punta sulla passione, sull'impatto e sul contrasto. Prima di pensare a me stesso, penso sempre al bene della squadra".
"Perché il Torino? L’Italia è storicamente la culla del calcio difensivo, e questo è stato un motivo molto importante nella mia scelta. Sono convinto che il Toro diventerà la mia ‘università difensiva’. Voglio unire tutto ciò che ho imparato sul piano offensivo in Spagna con quello che riuscirò a perfezionare qui in termini di difesa. Questo rappresenterà una grande opportunità di crescita per me. Sono estremamente motivato".
Nuove responsabilità per Coco: “Dal primo momento in cui ho indossato questa maglia, ho sentito la responsabilità. Ma non la vedo come una pressione. Sono consapevole di essere arrivato in un grande club dove, negli ultimi anni, la difesa è stato un punto di forza. Vivo questa situazione come uno stimolo".
Il derby è sempre una cosa molto importante: “Ne abbiamo parlato. Quando arriverà il derby, sarà una partita da vincere, come tutte le altre".