Una sconfitta e due pareggi. Questo il borsino finale dell’esperienza di Maurizio Sarri in casa del Sassuolo durante la permanenza in azzurro. Tutto cominciò da lì per il toscano: la prima presenza ufficiale da allenatore del Napoli arrivò proprio al Mapei Stadium, con un 2-1 pesante da digerire e che fece malissimo alla squadra pronta a ricominciare un nuovo progetto. Da quella sconfitta, però, il Napoli seppe imparare tanto e la cavalcata dei mesi successivi nacque proprio dall’Emilia e dalla lezione dei neroverdi. Ma negli anni successivi la trasferta in casa del Sassuolo ha sempre portato in dote ai napoletani qualche rimorso di troppo, punti lasciati a cuor leggero e uno strappo all’ultimo scudetto forte almeno quanto quello dell’albergo di Firenze.
Nel trentesimo turno dello scorso anno, infatti, proprio a Reggio Emilia gli azzurri cercavano la vittoria per restare nella scia della Juventus. Politano, che qualche mese prima non si era trasferito a Napoli per rinforzare la squadra di Sarri, aveva rovinato i piani napoletani e solo un gol di Callejon nel finale aveva evitato maggiori complicazioni. Il Napoli va da -2 a -4 in classifica, la distanza che poi sarà fatale a fine anno per Hamsik e compagni alla ricerca del terzo scudetto. Non basterà la vittoria allo Stadium, non basterà il coraggio messo in campo dalla truppa di Sarri per ribaltare le gerarchie, perché dopo Sassuolo arriverà il ko di Firenze e anche l’abdicazione finale ad un titolo che in molti in città già sentivano in tasca.
Anche nella stagione 2016-17 la trasferta a Reggio Emilia significò solo un pari per gli uomini del toscano. Fu, però, una gara piena di sorrisi per Arek Milik, il polacco che tornava dal primo infortunio al crociato del ginocchio sinistro e che proprio in quella trasferta aveva trovato di nuovo la via del gol, regalando un insperato pareggio ai suoi. Anche stavolta, come sempre negli ultimi anni, la trasferta emiliana sarà l’occasione per tanti tifosi napoletani residenti al Nord di godersi da vicino la squadra del cuore.
Ad Ancelotti, dunque, il compito di spezzare la maledizione Sassuolo, visto che l’ultima vittoria al Mapei Stadium risale alla stagione 2014-15, quando Callejon seppe regalare un sorriso alla squadra di Rafa Benitez. Per l'allenatore emiliano anche la voglia di rispondere alla Juventus dopo l'ultimo ko in casa: i bianconeri, vittoriosi anche contro l’Udinese in scioltezza, sono scappati a +19 in classifica, un gap incolmabile ma che l’allenatore azzurro ridurrebbe volentieri in vista della prossima stagione.
Di Gennaro Arpaia