Ci sono sere in cui il Marakanadi Belgrado incute un po' meno timore. Soprattutto in quelle estive, con una qualificazione in Europa League in palio e ben tre gol di vantaggio da difendere, in una missione portata a termine nel migliore dei modi. Si presentava così il Sassuolo di Eusebio Di Francesco alla gara di ritorno del secondo turno preliminare, ultima curva da superare per vedersi spalancare di fronte le porte della prima partecipazione ad una competizione continentale nella sua storia: e tanto per cambiare Berardi e compagni non hanno deluso, trasformando quello che solo pochi mesi fa sembrava un sogno nella più belle della realtà.
Dopotutto, Di Francesco è solito ripeterlo: "Nessuna magia, ma solo un forte credo nel lavoro quotidiano". Quello che ha portato il Sassuolo a qualificarsi alla fase a gironi dell'Europa League, dopo aver superato brillantemente Lucerna e Stella Rossa ed aver dimostrato una personalità notevole da squadra in continua crescita, pronta ora a misurarsi con una dimensione europea che mai prima le era appartenuta. E che importa del "tunnel dell'orrore" che porta al campo o del tifo in curva nord dei tifosi serbi: nessuna distrazione e testa totalmente alla partita, controllata per gli interi 90 minuti ed illuminata, una volta di più, dall'assolo di Domenico Berardi, sempre più simbolo di un gruppo ormai divenuto splendida certezza del calcio italiano.
E' bastato un gol di Mimmo a spazzare definitivamente ogni piccola illusione di remuntada della Stella Rossa, ben lontana da quel club che poco meno di 30 anni fa, sul tetto d'Europa, ci era salito per davvero. Altri tempi, altra storia: Mouche e i compagni sprecano le poche chance avute e il Sassuolo gestisce, meritando probabilmente ancora la vittoria tra le tante occasioni capitate sui piedi di Matri (anche un palo per lui). Ma in fondo, è bastato anche un 1-1 (pari di Katai) a coronare il sogno: per una sera, il Marakana di Belgrado si è rivelato un po' più simile all'omonimo impianto brasiliano. Simbolo di festa, allegria e gioia: tutta made in Sassuolo. Che domani, a partire dalle 12 e davanti all'urna di Nyon, scoprirà quali nuove tappe lo attenderanno in questa nuova, prima e meritatissima esperienza europea.