Dimenticato il poker di domenica subito a Napoli, la Lazio è chiamata al ritorno alla vittoria nel posticipo del turno infrasettimanale contro l’Udinese di Luca Gotti. Che Sarri conosce bene in quanto suo collaboratore in Inghilterra. “Lui ha un’intelligenza fuori dal comune, al Chelsea lo ascoltavo perché non faceva mai considerazioni banali. Sarà una partita dura. L’Udinese ha concesso poco anche fuori casa, è una squadra molto fisica”.
Porta avanti la sua “battaglia” contro le partite troppo ravvicinate. “Si gioca sempre ogni 3 giorni. Quando si gioca troppo alla fine si gioca male. Siamo diventati dei registi televisivi noi allenatori, lavoriamo solo sui filmati. Bisogna avere le idee chiare: quando il Liverpool prese Klopp il primo anno arrivò 12° e il secondo 8°. Non penso poi di essere come lui, è molto meglio di me [ride, ndr]”.
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"Dopo le Nazionali abbiamo avuto difficoltà"
Napoli è solo la punta dell’iceberg di un periodo buio per i biancocelesti. “Le difficoltà sono evidenti: nelle 3 partite dopo le nazionali abbiamo fatto 3 punti, così come abbiamo fatto pochi punti dopo l’Europa League. Quando vieni da una partita così viene da chiedersi: cambio tutti o do fiducia agli stessi? Ma non bisogna gettare la croce addosso a nessuno, la responsabilità è collettiva”.
"Mercato? Ho fatto presente delle necessità"
Infine, Sarri ha dato spazio anche al mercato. “Non ho mai parlato con la società di nomi, ho solo fatto presente delle necessità. Secondo me bisogna mettersi seduti per programmare due o tre sessioni di mercato, non mettersi alla finestra per trovare le occasioni”.