Maurizio Sarri è il vincitore della Panchina d'Oro, un premio che ripaga il lavoro ed il gioco espresso dal Napoli: “È una soddisfazione forte perché la giuria è fatta da allenatori, il riconoscimento tra i colleghi è importante - ha dichiarato l'allenatore azzurro a Sky Sport - Per la carriera però ci vogliono i punti non i premi. Non penso che questo possa influire, mi ha dato gusto arrivare per una volta davanti ad Allegri. Questo di solito è un riconoscimento che viene dato a chi vince il campionato, pensare che ho preso lo stesso premio che ha vinto Ranieri è delirante”. Sulla campionato invece: “Sul campo i valori della Juventus sono alti, batterli sul campo è sempre molto difficile. Ribaltare le sorti del Campionato o della Coppa Italia? Dipende dalle scelte che faremo noi e loro, la Juventus qualsiasi formazione metta in campo è quella più forte in Italia. Possiamo solo sperare nelle prossime stagioni in un loro logoramento. Higuain? Napoli è un pubblico generoso, ha fatto tanto per noi. Ci sono stati momenti di rabbia, derivante da gelosia di un pubblico che si è sentito un po’ tradito, ma alla fine prevale l’amore, il ragazzo a Napoli ha fatto la storia perché non c’è stato nessuno che in un campionato ha segnato più di lui”. Poi puntualizza sulla polemica sul calendario della stagione: "Penso di essere un rompicoglioni di natura, ma io ritengo che la comunicazione più giusta sia quella di essere sempre se stessi. Il carattere si evolve sempre, a volte si migliora a volta pegio, Sarri però rimane lo stesso. Dopo Empoli-Napoli ho detto che il calendario della lega non è stato fatto con perspicacia, i programmi delle Coppe erano già presenti, c’era da tutelare le squadre che viaggiavano in Europa. Io penso che il calendario sia competenza della Lega e non della Federazione. Un saluto con Allegri? Non l’ho visto, abbiamo fatto partite di C2 contro e mi fa piacere ogni volta rivederlo.
Data: 27/03/2017 -