Non è durato neanche una settimana il quarto capitolo di Robinho al Santos.
L'attaccante brasiliano, ex tra le altre di Real Madrid e Milan, aveva firmato con nuovo contratto con il club che lo aveva lanciato nel grande calcio, neanche una settimana fa. Un contratto simbolico, da 230 euro al mese, per non pesare sulle finanze del Santos, toccato dalla grave crisi economica. "Questa è casa mia. Quello che provo tornando è una sensazione meravigliosa", aveva detto pochi giorni fa.
Ma qualcosa è andato storto sin da subito: il suo ritorno, infatti, ha causato molte reazioni piuttosto negative. In particolare, c'è il passato del giocatore che non convince gli addetti ai lavori: i suoi precedenti per violenze sessuali ha spinto alcuni sponsor del club a minacciare di voler far saltare gli accordi presi con il club. Uno sponsor pare che lo abbia addirittura fatto. Tutto ciò ha costretto il Santos a fare un passo indietro: il contratto di Robinho è già stato rescisso. La sua esperienza è durata meno di una settimana.
Di seguito, le parole del giocatore, che si è difeso in un video reso pubblico nei social networks: "Il mio unico obiettivo è sempre stato quello di aiutare il Santos, ma se la mia presenza crea problemi è meglio che me ne vada e che mi concentri sulle mie questioni personali. Con molta tristezza vi annuncio che, insieme al presidente, abbiamo deciso di sospendere il mio contratto. A tutti i tifosi dico che proverò la mia innocenza anche per voi". L'ultima pedalata: così avevano chiamato la quarta e verosimilmente ultima esperienza di Robinho al Santos. Una pedalata troppo corta, che non ha portato ai traguardi sperati.
