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Data: 18/02/2019 -

Caso Pro Piacenza, Santacroce: "Non era giusto fermarsi. Anch'io ho vissuto la loro situazione"

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Il capitano del Cuneo racconta un pomeriggio assurdo: "Ho anche pensato di non scendere in campo, è stata una farsa"
Il capitano del Cuneo racconta un pomeriggio assurdo: "Ho anche pensato di non scendere in campo, è stata una farsa"

"E' stata una farsa!". Così il capitano del Cuneo Fabiano Santacroce ha definito la "partita' di ieri contro il Pro Piacenza. 11 contro 7, tra cui un massaggiatore con il numero dieci. 20-0 il risultato finale e qualche critica verso i giocatori del Cuneo per non essersi fermati prima: "Non sarebbe stato giusto. Né per i tifosi che erano allo stadio, né per noi calciatori che viviamo sempre tante difficoltà per colpa di un sistema che non funziona. Perché avremmo dovuto arrivare davanti alla porta e tornare indietro?!"

Chiaro il pensiero di Santacroce, che la soluzione per evitare questi 20 gol l'aveva trovata: "Prima della partita abbiamo detto ai ragazzi che bastava che uno di loro facesse finta di farsi male dopo due minuti e sarebbe finito tutto". Ma c'era un problema: "Non gli avrebbero contato la presenza, loro invece hanno preferito stare in campo per avere una partita in Serie C".

C'era bisogno di giocarla per forza? "Io ho pensato anche di non scendere in campo perché la situazione mi intristiva molto. Ma se non avessimo giocato, anche noi avremmo avuto sanzioni. E non era giusto. Quindi, dal momento che ci hanno detto che si poteva giocare, l'abbiamo fatto. E non ci vergognamo del risultato".

Il problema è un altro: "Bisognerebbe chiedersi come ci si è arrivati a una situazione del genere. La Lega purtroppo non poteva fare nulla perché le regole sono chiare. Forse però a questo punto è il caso di rivederle".



Forse ci si doveva pensare prima: "Non dovevano presentarsi. Se non si è in grado di pagare gli stipendi da inizio anno non si può essere ammessi al campionato. E se la Pro Piacenza non ce la faceva non doveva giocarlo".

A fine partita è arrivato anche qualche ringraziamento per Fabiano e gli altri giocatori del Cuneo: "Gli svincolati dalla Pro Piacenza ci hanno ringraziato e mi ha fatto piacere. Avevano detto ai ragazzi di non scendere in campo per evitare di trascinare in maniera pietosa una situazione ormai irrecuperabile, ma loro volevano giocare".

Anche la situazione del Cuneo non è che sia proprio tutta rosa e fiori: "Abbiamo tante difficoltà ma ci hanno detto di stare tranquilli, che presenteranno le fideiussioni. Gli stipendi, anche se in ritardo, sono sempre arrivati. Stiamo facendo un campionato da playoff e invece, per colpa della penalizzazione, rischiamo anche di essere risucchiati nei playout. E' una situazione che fa male, non si può continuare così. Bisogna dare i soldi tutti a inizio anno, copiando il modello inglese".

In passato Santacroce aveva già vissuto la situazione nella quale si trovano gli ex giocatori del Pro Piacenza: "A me è capitato a Parma. In un attimo mi sono ritrovato da giocatore della Serie A a svincolato. Avevamo perso i contratti e i soldi di tutto l'anno. E' un qualcosa che mentalmente ti fa stare male". Massaggiatori improvvisati giocatori, undici contro sette, venti gol, E tanta, tanta tristezza.

@francGuerrieri



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