A 18 anni è già una forza della natura Jadon Sancho, destinato secondo molti a diventare uno dei migliori giocatori in circolazione. L’attaccante del Borussia Dortmund racconta da dove tutto è iniziato: “Giocavo per strada con i miei amici – spiega a Sky Sport Deutsche – e andavo ai tornei perché prendevo il posto dei giocatori che non si presentavano nelle varie squadre. E’ così che ho cominciato”.
A 11 anni è nelle giovanili del Watford: “Non mi ero mai separato da mia madre, il primo anno è stato molto difficile e continuavo a dirmi che non ci sarei riuscito. Però mi dicevano che a Kennington (distretto a sud di Londra, ndr) non c’era più nulla di buono per me”.
Poi la svolta della carriera col trasferimento al Dortmund: “Quando ho lasciato il mio Paese ero nervoso perché sapevo che non potevo tornare a casa e dovevo dimostrare ancora quanto valevo”. A ottobre scorso il primo lampo in Champions, contro l’Atletico: “Sono entrato e ho subito segnato. Ci metterei la firma per fare altri gol come quello”.