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Data: 29/03/2019 -

Agnelli: "CR7 è il migliore al mondo. Se torna con l'Ajax? Sta bene, ma serve attenzione"

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Il presidente bianconero così all'evento "Il Foglio a San Siro": "Questione stadio a Milano? Spingerei per un impianto nuovo"
Il presidente bianconero così all'evento "Il Foglio a San Siro": "Questione stadio a Milano? Spingerei per un impianto nuovo"

"Se la decisione spettasse a me, spingerei per un impianto completamente nuovo". Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha le idee piuttosto chiare relative alla questione stadio a Milano, affrontata nel corso dell'evento "Il Foglio a San Siro" e sulla quale il numero uno bianconero ha voluto dire così la sua: 

"San Siro è parte della storia italiana, da parte mia ho ricordi molto piacevoli: arrivai anni fa alle 20.25 per la semifinale di Coppa Uefa contro il Borussia Dortmund, vidi lo stadio pieno e tutti cantavano, mi spaventò. Poi uno deve fare delle riflessioni su un impianto moderno, da sfruttare a 360°, e da questo punto di vista San Siro fa vedere la sua età: dal mio punto di vista vorrei uno stadio moderno e nuovo, vivo 365 giorni l’anno. In una situazione ideale credo che ognuno vorrebbe un proprio impianto, dopodiché entrano una serie di riflessioni economiche e non solo. Fosse per me, vorrei un impianto che rappresenti ogni società: per il Milan il suo stadio, per l’Inter il suo stadio".

Sull'ultimo incontro tenuto ad Amsterdam da presidente dell'ECA, poi, con la futura determinazione del nuovo calendario internazionale: "Il futuro del calcio è tutto da scrivere, ma è giusto pensarci oggi: nel 2024 scade il calendario internazionale, che determina tutti i termini dei tornei. Il nuovo calendario detterà i tempi del calcio internazionale, è un momento importante: pensare oggi per il 2024 deve permetterci di arrivare a soluzioni sia per i club che per le nazionali, quel che è successo nelle ultime settimane è stato determinante all’interno della governance sportiva. Ringrazio il presidente Ceferin e l’UEFA: ci siamo ritrovati per discutere del nuovo calendario. Serve un sistema in cui poter competere ma avere anche un percorso di crescita per alcuni paesi: avremo bisogno di 16-18 mesi da questa data per stilare un progetto europeo per il calcio del futuro, arrivando ad un calendario armonizzato".

Agnelli è poi tornato sullo stato degli stadi in Italia, strettamente collegato alla situazione relativa a San Siro: "Se sono in un impianto obsoleto pur affascinante, la resa non sarà comunque la stessa rispetto ad uno stadio moderno: non ci siamo pentiti della capienza dell'Allianz Stadium, bisogna sempre pensare al riempimento di tutte le partite. Avere gli stadi sold-out dev'essere un obiettivo, riempire sempre gli stadi dev'essere fondamentale. Da lì, poi, serve la capacità della Lega di rendere il nostro prodotto internazionale. Una distribuzione migliore dei diritti televisivi? Si, si può: dipende da come sono però poi le filosofie di ogni singolo club, capire che giocatori può permettersi. Su Cristiano Ronaldo, ad esempio, i ragazzini di oggi sono legati al dove vada il proprio idolo per tifare una squadra: se pensiamo invece ancora di offrire o creare un prodotto che assecondi il tifo di chi è più vecchio, qualcosa lo stiamo sbagliando. Spetterà alla Lega l'avere il supporto dei club in questo senso".

 

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"I rapporti con la FIFA sono esistenti e ancora buoni - prosegue poi Agnelli - l'attenzione giornalistica e mediatica si è focalizzata sul Mondiale per Club: il tema non è questo, ma che la competizione non funzioni siamo tutti d'accordo. In molti non si accorgono del fatto che venga disputata: il nostro tema è che oggi il calendario è eccessivamente congestionato. Avendo un calendario simile, nel giugno 2021 avremo la finestra delle Nazionali, poi la Coppa del Mondo per Club, poi la Copa America e la Coppa d'Africa: il tutto da giugno ad agosto. Noi dobbiamo avere rispetto dei giocatori, che non sono macchine: per avere un livello di performance massima, serve che i giocatori stiano bene. E su questo tema della congestione del calendario non siamo d'accordo".

E sui rapporti tra club e Nazionale? "I rapporti sono stabiliti da norme precise: c'è stato qualche scambio di opinione quando abbiamo avuto allenatori che hanno voluto fare stage. L'Italia di Mancini ha avuto un inizio buono, da parte mia non posso che tornare ad essere bambino e a tifare Italia". Conclusione su Cristiano Ronaldo: "Sta bene: è il migliore al mondo, se ce l'hai in campo ti dà sempre una certezza in più. Se torna con l'Ajax? Bisogna comunque stare attenti agli infortuni muscolari, per rischiare una partita non si devono rischiare i due mesi e mezzo successivi che mancano al termine della stagione".



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