Intervenuto a Telenord, Daniele Pradè, responsabile dell'area tecnica della Sampdoria, ha parlato del momento dei blucerchiati toccando svariati argomenti, tra mercato e singoli: "Quella di ieri sera con l'Inter è la partita che, assieme a quello col Sassuolo, mi è piaciuta di più. Vogliamo che la squadra abbia un forte senso di appartenenza, una sua identità e la trasparenza: troverete sempre qualcuno della società pronto a chiarire qualsiasi questione, tutto questo sta facendo la differenza nella Sampdoria. La sinergia tra società, allenatore, giocatori e pubblico è enorme, lo testimonia il gesto di Muriel di venire in tribuna coi dirigenti: la forza di una società sta anche nell’assistenza che offre all’allenatore coi modi e i tempi giusti". Dalla forza della società dentro e fuori dal campo al calciomercato. "Dopo la partita siamo andati a dormire in un hotel a Milano, Borna Sosa e Sebastian Driussi ci interessano ma non c’è alcuna trattativa in corso. Con i procuratori ho un rapporto professionale e chiaro, un bravo dirigente deve saper lavorare in silenzio senza attirare le attenzioni dei media, uscendo allo scoperto solamente quando le cose vanno male".
Su Marco Giampaolo, protagonista sulla panchina blucerchiata e atteso dal rinnovo con la Samp. "Non è mai stato messo in discussione, c’è sempre stata lealtà nei suoi confronti e lui ha capito che qui può fare le cose giuste essendo tutelato: non è più integralista, attraverso un percorso ha trovato delle certezze e delle sicurezze. La Sampdoria può vincere con chiunque, abbiamo fatto sei vittorie, due pareggi e una sconfitta nelle ultime nove giornate". Dall'allenatore ai giocatori. "Schick? Genova è l’ambiente giusto per i giovani, possono migliorare tanto restando con noi. Patrik ne è consapevole e resterà al 99%, la clausola è aumentabile. Torreira è un grandissimo professionista, è maturo e abbiamo un ottimo rapporto: deve proseguire la sua crescita qui, ha trovato un allenatore in grado di esaltarlo. Il suo contratto deve essere rivisto, ma lo faremo tranquillamente a fine stagione. Praet? Viene dall’Anderlecht dove faceva il trequartista, qui ha trovato un ambiente competitivo e un campionato diverso. Si è adattato a fare la mezz’ala ad alti livelli, l’anno prossimo farà sicuramente la differenza". A chiudere l'intervento del dirigente, una battuta su Riccardo Pecini, scopritore di giovani talenti di casa Samp: "È molto bravo e la struttura dirlo Doria è all’avanguardia a livello internazionale. Lui rimarrà alla Sampdoria e con lavoro e programmazione ci avvicineremo alle grandi squadre: l’era di Ferrero è solamente all’inizio".