Da Genova a Roma, poi a Firenze: un itinerario particolare, per la Sampdoria, previsto per domani. La squadra, infatti, sarà ricevuta da Papa Francesco in Vaticano, poi andrà nel capoluogo toscano, dove affronterà la Fiorentina domenica pomeriggio. Massimo Ferrero, ai microfoni di firenzeviola.it, ha presentato così la sfida.
Il presidente blucerchiato comincia dalla visita papale di domani: “Ci tenevo molto a ricevere questa benedizione, per trasmettere un maggiore senso di appartenenza a questa maglia. In realtà la visita era prevista per quando giocammo contro la Roma, ma per problemi di orari non fu possibile incontrare il Pontefice. Domani saremo ricevuti alle 15:00”.
Poi, si passa alle cose di campo: “Abbiamo una squadra giovane e che ha voglia di dimostrare. Giampaolo sta dando un’identità al gruppo, per questo andremo a Firenze per giocarcela, senza paura di nessuno. Siamo undici leoni, così come lo sono i viola”.
Infine, vista la ricorrenza dell’alluvione provocata dall’Arno cinquant’anni fa, un ricordo di quella tragica esperienza, che Ferrero visse in prima persona. “Fu un momento di grande dolore per me e per l’Italia. Andai a Firenze con mio zio con un furgoncino per poter dare una mano. E’ la mia seconda città: lì ho trovato la donna della mia vita, l’ho salvata dal fango dell’Arno e ho fatto il mio primo film. Domani dal Papa pregherò affinché non capitino più cose di questo tipo. Gli italiani sono un popolo forte, senza paura e che sa rialzarsi. Anche di fronte a queste calamità naturali” ha concluso il presidente della Samp.