Un punto nelle ultime tre partite, un difficile inizio anno e ora la sconfitta per 8-2 contro l'Atalanta: problemi in casa Salernitana. Dopo la pesante sconfitta di Bergamo, ai microfoni di Dazn è intervenuto l'allenatore della Salernitana Nicola, che adesso rischia di essere esonerato: "Non saremmo credibili con le analisi. Quando perdi una partita del genere hai sbagliato atteggiamento e non sei stato squadra in campo. Sono sempre convinto che solo il lavoro ti consenta di migliorare. Non mi interessa il vantaggio dalla terzultima, noi possiamo fare sempre meglio. Mi dispiace per i tifosi".
Salernitana, le parole di Nicola
Nicola ha proseguito, spiegando quali siano stati i problemi della prestazione dei granata: "C'è stata poca determinazione e superficialità. In questi casi bisogna metterci la faccia. Io sono straconvinto che conti solo il lavoro in campo, parlare poco e lavorare parecchio. Bisogna mantenere elevato il livello di umiltà. Avevamo già subito occasioni fin troppo 'facili'. Poi abbiamo recuperato qualcosa, ma ci abbiamo messo del nostro nel perdere. Quando fai questo tipo di prestazioni devi fare una profonda autocritica, senza perdere la voglia di lottare".
Nonostante la pesante sconfitta, la Salernitana si trova ancora a 9 punti sulla zona retrocessione. Ecco cosa ne pensa Nicola a riguardo: "A me della classifica non importa. Come non ho mai parlato di certe situazioni, a me interessa il lavoro della squadra. Altrimenti non progredisci. Noi vogliamo fare punti. Mi interessa essere qui e dire che abbiamo sbagliato partita".
Cosa si aspetta dal mercato Nicola? "Non mi interessa parlarne. Voglio analizzare la prestazione della squadra. Io ho fiducia nella società e loro penso abbiano fiducia in me. Ovviamente facciamo confronti e critiche, però stasera non abbiamo messo l'ignoranza agonistica elevata".
Chiosa finale sulla possibilità di essere esonerato dalla società: "Non perdo tempo a concentrarmi su questo. Sono l'allenatore della Salernitana e finchè lo sarò darò il massimo per il club. Sono entusiasta per quello che faccio. Sono convinto che il lavoro ci porterà a migliorare, ma so anche che questi discorsi fanno parte del mio lavoro. Cosa direi a un tifoso? Starei zitto e ascolterei le critiche, accettandole. I nostri tifosi sono venuti in 2000 quando abbiamo vinto con la Lazio. Bisogna prendere e dare".