Dai trofei sollevati con Manchester City e Arsenal alla stagione tormentata con il Benevento, dall’Etihad Stadium al Ciro Vigorito. Esperienze certamente diverse, vissute con la stessa professionalità e passione. A gennaio Bacary Sagna si è rimesso in gioco accettando la sfida della Serie A e firmando un contratto con una squadra all’ultimo posto della classifica e quasi condannata alla retrocessione con largo anticipo. Il terzino francese ci ha messo poco a conquistare la sua nuova città e la squadra di De Zerbi.
A Benevento l’ex City e Arsenal è diventato immediatamente un leader, simbolo di un gruppo di uomini capace di lottare fino all’ultimo e di togliersi soddisfazioni come accaduto a San Siro contro il Milan. Poco importa se alla fine la classifica dice “ultimo posto e retrocessione”, anche il pubblico del Vigorito al termine del match vinto contro il Genoa ha tributato il giusto ringraziamento alla squadra che ha fatto sognare una città.
Grazie a Sagna e ai suoi compagni, capaci di diventare una vera e propria famiglia. E’ lo stesso giocatore francese a chiamare ‘fratelli’ i suoi compagni in giallorosso, in una foto pubblicata sui suoi profili social: “Questi non miei compagni, sono miei fratelli”, ha scritto il giocatore che ha giocato con grandissimi campioni in Inghilterra e in Francia con la sua Nazionale. In più occasioni Sagna ha condiviso il legame nato con la città e con gli altri giocatori del Benevento con foto e video, nonostante l’annata che si è conclusa con la retrocessione il terzino è entrato nel cuore di tutti. E tutta Benevento ha lasciato un segno speciale nella sua vincente carriera.