“Bisogna ricominciare a giocare, per due motivi: il primo è di carattere sportivo, il secondo è economico”. Parole pronunciate con fermezza dal presidente del Bayern Monaco Karl-Heinze Rummenigge che, sulle pagine del Corriere dello Sport, ha ribadito la sua posizione sulla ripresa dei campionati. “Siamo dentro una crisi globale molto spaventosa – continua Rummenigge - è tutto provvisorio, ancora non sappiamo se riprenderemo il campionato il 9 maggio, ma è necessario riprendere. Aspettiamo soltanto la luce verde del governo”.
Ed è proprio per la ripresa del campionato, ipotizzata per il mese prossimo, che i bavaresi sono tornati ad allenarsi da qualche giorno. “Da tre giorni ci alleniamo in gruppi di quattro o cinque, rispettando i protocolli sanitari. In precedenza i calciatori avevano sostenuto degli allenamenti virtuali, seguendo le indicazioni dei preparatori atletici tramite videochiamate di gruppo”.
Così come in Italia, anche in Germania alcuni club si trovano in seria difficoltà economica: “La differenza in questo momento la fa il cash. Noi siamo messi bene, ma tanti club, anche tra i più importanti, sono in grossa difficoltà. Troppe società hanno accumulato debiti con le banche. Noi abbiamo una filosofia che non abbiamo mai rinnegato: sul mercato abbiamo sempre pagato in contanti senza accedere a prestiti. Nessuna banca può vantare crediti con noi”.
Nonostante la solidità economica del club, i calciatori biancorossi hanno accettato un taglio del 20% sullo stipendio per aiutare i dipendenti. “Nessuno ha imposto nulla, tutti noi, manager, dirigenti, tecnici e giocatori, abbiamo scelto di ridurre lo stipendio di aprile per garantire che non fossero ridotti quelli del personale che lavora nel club. Oggi è necessario fare sacrifici, per rendere possibile il futuro”.
L'intervista completa sulle pagine del Corriere dello Sport