E' il campionato dei bomber. Goleador risvegliati da un letargo, come Dzeko, giovani già stelle, come Icardi e Belotti e sorprese, come il "folletto" del Napoli, Dries Mertens. Chi è il migliore? La Gazzetta dello Sport ha pensato di chiedere un parere autorevole a uno che di gol se ne intende, Paolo Rossi:
"Icari è forse il più concreto del gruppo: anche nelle partite complicate riesce a crearsi l’occasione giusta e quando ce l’ha la sfrutta. È micidiale. Dzeko e Belotti a livello individuale sono le due sorprese della stagione. Il granata è l’attaccante italiano più forte. Ha fatto la giusta gavetta prima di esplodere e rappresenta il futuro della Nazionale. Mi piace perché incarna alla perfezione il prototipo che ho in mente dell’attaccante italiano: un misto di tecnica e forza fisica. Mi ricorda Suarez del Barcellona. Dzeko invece mi ha stupito in positivo: dopo la deludente stagione dello scorso anno è riuscito a riproporsi a questi livelli e sta dimostrando con i fatti di essere un attaccante di fascia alta".
Mertens la sorpresa, mentre Higuain è in ritardo rispetto all'anno scorso: "Dries è il giocatore che mi piace di più assieme a Higuain, perché alle qualità tecniche riconosciute ha aggiunto una capacità realizzativa straordinaria. Si è calato benissimo nella realtà napoletana, è diventato un trascinatore e gioca con gioia. Sta giocando talmente bene in quel ruolo al punto che potrebbe anche a giocarci da qui a fine stagione. Higuain? Ha meno continuità rispetto alla scorsa stagione ma è cambiato anche il contesto. Secondo me è l’attaccante perfetto, lo metto tra i primi 5-6 del mondo insieme a Suarez, Lewandowski e Diego Costa. Oltre ovviamente a Messi e Ronaldo. Capocannoniere? Dzeko ha maggiori possibilità perché è più continuo e perché la Roma lo assiste di più lottando per la vittoria del campionato. Icardi mi sembra più sfavorito dalla squadra. E poi bisogna vedere se Higuain innesterà la marcia della continuità perché a quel punto arriverebbe a numeri importanti anche quest’anno".
Roma? Scudetto ancora possibile, nonostante la sconfitta nello scontro diretto: "Avrei giocato volentieri con Francesco Totti. Stravedo per lui. Scudetto? Io dico di sì. Nonostante il vantaggio della Juventus che resta la squadra in assoluto più attrezzata, ci sono ancora margini per il recupero delle altre. Il campionato è lungo. Roma e Napoli sono le realtà più competitive, vediamose riescono a trovare il modo di agganciare i bianconeri". Lapadula, altro bomber italiano, stupisce nel Milan: "I rossoneri sono la sorpresa della stagione. Faccio il tifo per Gianluca perché mi piacciono quelli che hanno dovuto lottare molto per ottenere i risultati. Ha avuto un inizio difficile, ora sta crescendo, ma la Serie A è dura, c’è tanta strada da fare".
Capitolo Champions: "La Juve ha maggiori possibilità di proseguire il cammino rispetto al Napoli che ha trovato il Real Madrid. Allegri può arrivare fino alle semifinali ma la squadra dovrà migliorare sotto diversi punti di vista... La squadra favorita in Champions per me resta il Barcellona. Questa Juve più forte della mia? Mettere a confronto due epoche così lontane non è semplice, ma io scelgo la mia Juve, quella di Platini e Boniek. Per ragioni affettive, ma anche perché era più completa. Serie A ancora sotto a Premier e Liga? Non mi sembra che il nostro campionato sia a un livello inferiore, eccezione fatta per quelle squadre che fanno da regine in Europa: Manchester City, Barcellona, Real Madrid e Bayern".
Intanto Conte tiene alto il nome dell'Italia, dominando in Premier con il suo Chelsea: "Sono abbastanza sorpreso, perché visto l’andamento del Chelsea nello scorso campionato non mi aspettavo che andasse subito così forte. Grande merito a lui che sta battendo tutti i record dopo aver fatto bene in Nazionale".