Tredici anni con addosso una maglia importante, quella del Manchester United, e una convinzione legittima e ben precisa: conoscere con relativo ottimismo e certezza, in ottica futura, il miglior percorso possibile da intraprendere per i Red Devils. Soprattutto riguardo la questione panchina.
Wayne Rooney ha pochi dubbi: in caso di mancata conferma di Ole Gunnar Solskjær, l'uomo adatto per riportare ai piani alti della Premier League lo United è Mauricio Pochettino, attuale guida tecnica del Tottenham. A parlarne è stato lo stesso attaccante del D.C. United, intervistato dalla CNN: "Solskjær è una persona fantastica. Il Manchester United dovrà prendere una decisione riguardo l'allenatore al termine della stagione, e sarebbe bello vedere Ole continuare con questo ruolino di marcia, in modo da ottenere la conferma. In caso contrario, se il club dovesse optare per un altro allenatore, a mio parere Pochettino sarebbe l'uomo giusto".
Oltre alla situazione-panchina relativa al Manchester United, tuttavia, Rooney ha voluto lanciare anche un messaggio particolare relativo al proprio futuro, riaprendo ad un ritorno in Europa dopo una parentesi da autentico protagonista a Washington, in cui ha portato il club dal fondo della classifica ai playoffs con 12 reti segnate: "In tutta onestà, conoscendo le qualità che ho, posso ancora giocare in Premier. Ne sono certo. Sono sempre stato una persona convinta e ho grandi aspettative nei confronti di me stesso: una volta arrivato qui negli USA, mi aspettavo di fare bene. E il mio rendimento è stato una sorpresa per persone che avevano una certa opinione su di me, ma non ho mai dubitato di me stesso". E a giudicare dalla carriera vissuta, nonché dai titoli vinti, appare fin troppo semplice credergli: in attesa di vederlo eventualmente tornare, con 33 anni sulla carta d'identità, nel campionato in cui è riuscito a scrivere le pagine più importanti della sua storia. E di quella del Manchester United.