Il periodo in carcere di Ronaldinho è terminato. Dopo un mese dietro le sbarre, in cui si è fatto ovviamente notare per le sue partite nel torneo di calcetto, al brasiliano sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Merito della sentenza del giudice Gustavo Amarilla, che ha permesso sia a lui che al fratello Roberto De Assis di potersi trasferire dal carcere all'Hotel Palma Rôga di Asuncion, la capitale del Paraguay dove era stato arrestato. Entrambi stanno scontando una pena dovuta al possesso di passaporti paraguaiani contraffatti che non erano tenuti ad avere.
La pena degli arresti domiciliari era stata negata circa un paio di settimane fa a Ronaldinho che adesso può finalmente vedere accolta la sua richiesta. Alla sentenza non ha partecipato di persona dato che per precauzioni contro il coronavirus sia lui che il fratello non si sono dovuti presentare in tribunale, ma sono stati direttamente trasferiti all'albergo.