Avere vent'anni. Una sensazione che si prova una sola volta, forse senza goderne mai a fondo perché non ci si rende conto di quello che si ha mentre lo si vive. Una sensazione che qualcuno ha il privilegio di sentire brillare dentro per pochi attimi anche a distanza di tanto tempo.
Mauricio Pinilla è uno di quei privilegiati. Era il 2004, e si giocava in Venezuela. Il Cile aveva bisogno di punti per provare a qualificarsi a un Mondiale che non avrebbe giocato, quello che i tifosi italiani non hanno neppure bisogno di evocare per ricordarne le emozioni. Una partita sofferta, uno 0-0 che sembrava scritto. Ma proprio nel finale, il colpo del campione. 1-0 e vittoria che visto il fallimento della Roja che non riuscì a qualificarsi restò nella memoria dei tifosi per il festeggiamento di Pinigol: non si tolse la maglia come fanno tutti, ma i calzoncini, e li mise in testa per esultare.
2016, dodici anni dopo e situazione diversa ma ugualmente difficile. Il Cile veniva dalla sconfitta contro l'Argentina e da un momento complicato dopo l'addio di Sampaoli e l'arrivo sulla panchina di Pizzi. Stesso avversario, il Venezuela, e un gol da rimontare. Pinilla titolare la scelta del nuovo Ct, Pinilla titolare la burla dei tifosi cileni, pronti a lanciare un hashtag audace: #SiPinillaHaceUnGolYo, "se Pinilla fa un gol". Qualcuno si spinge a dirsi pronto a tatuarsi il calciatore sulla faccia, qualcun altro a dichiararsi con la donna della sua vita, qualche ragazza ad accettare la corte, e certi altri ad annunciare rinunce impossibili, come quelle all'alimentazione o all'utilizzo delle automobili.
E Pinilla non fa un gol, ne fa due. Tra cui il primo, storico, perché diventa il duecentesimo della nazionale cilena nelle qualificazioni.
Una sensazione speciale come avere vent'anni per uno che si è tatuato il momento in cui è stato a un passo dalla gloria, con quella traversa contro il Brasile nell'ultimo Mondiale. E l'obbligo, per tanti coraggiosi scommettitori che non puntavano su di lui, di mantenere certe promesse un po' troppo ardite...
Rosario Triolo
@triolor
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