Una notte indimenticabile contro il Barcellona e un doppio confronto molto affascinante contro il Liverpool all'orizzonte. Prima però, la Roma è attesa dal derby contro la Lazio: una gara che vale l'Europa e che i giallorossi vogliono vincere sulle ali dell'entuasiasmo nella settimana in cui ha conquistato la semifinale di Champions League. Di questi argomenti e non soltanto ha parlato Francesco Totti; l'ex capitano, ospite negli studi di Canale 5 nel corso della trasmissione "Amici di Maria De Filippi", ha parlato anche del suo futuro.
“La gara di ritorno contro i blaugrana sembrava inutile - ha detto Totti - ci davano tutti per perdenti, a inizio sorteggio il Barcellona era abbastanza contento di aver beccato la Roma. È bello confrontarci in certe competizioni. La prima partita è andata come tutti si aspettavano, la seconda no. Ho ancora la pelle d’oca a rivedere le immagini, ce lo siamo meritato. È stata una partita memorabile. Nel mondo del calcio ma anche nello spettacolo bisogna fare tanti sacrifici, accantonare tante cose. Le uscite con gli amici, la discoteca. Se hai un obiettivo per il tuo futuro tante cose le devi mettere da parte. È un sogno che hai da piccolo e che cerchi di realizzare man mano che vai avanti, con determinazione, con voglia, anche con fortuna".
"Se da piccolo volevo fare il calciatore? Sì, da subito. Solo quello riesco a fare - ha continuato l'ex numero 10 - nel corso degli ultimi due anni avevo il cuscinetto in panchina - ha poi aggiunto ridendo, ricordando le ultime annate vissute non da protagonista - dovevo far notare all'allenatore che sbagliava. Dalle cose negative si passa a quelle positive. Il prossimo impegno contro il Liverpool? Il calcio è bello perché dà un'altra possibilità, anche se non è una partita secca".
Infine, anche un ricordo doloroso: "Dopo un infortunio come quello che è successo a me nel 2006 cambi atteggiamento e mentalità - ha concluso Totti - riesci a trovare carattere, motivazione. Mi feci male a marzo 2006, a maggio ero pronto per il Mondiale".