Dal settembre 2009 al gennaio 2016 sono passati esattamente sei anni e quattro mesi, ma il sentimento che lega Luciano Spalletti alla Roma non è assolutamente mutato. A confermarlo è il nuovo allenatore giallorosso, che ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale del club.
"Sono molto emozionato e felicissimo di tornare, io non ho mai lasciato Roma nel mio sentimento - ha detto Spalletti - Ho sempre avuto la speranza di tornare qui, Roma per me è un posto stupendo. Quando ho capito che questa opportunità poteva realizzarsi? Quando ho ricevuto la telefonata del direttore Walter Sabatini".
Il ritorno di Spalletti è stata una scelta precisa del presidente James Pallotta, che ha definito l'ex allenatore dello Zenit un vincente nato. "Pallotta è una persona con un entusiasmo eccezionale e che ha davvero a cuore le sorti di questo club e di questa città - continua il nuovo allenatore giallorosso - Mi ha parlato di programmazione e delle sue ambizioni: vogliamo crescere tanto e lavorare bene sin da subito. Tornare all'Olimpico? Non so ancora come sarà, certo è che se penso ai miei trascorsi mi emoziono pensando ad ogni cosa. Non potrò mai dimenticare le notti di Champions League con lo stadio pieno. E non ho mai dimenticato l'inno cantato da tutti i nostri tifosi". Poi anche un giudizio sulla squadra: "Abbiamo una buona squadra, il campionato ha evidenziato che ci sono diverse squadre che giocano bene. Il nostro obiettivo adesso è quello di fare un buon calcio per essere al livello degli altri, abbiamo le caratteristiche per farlo e lo ha già fatto pure Garcia. Il modulo? Credo che il momento della Roma dipenda anche dalla situazione mentale, io spero che toccando i tasti giusti e parlando in maniera chiara alla squadra si possano ritrovare lo spirito e il carattere giusti, che adesso sono più importanti dei moduli e dei numeri".
Chiusura sulla corsa scudetto, con la Roma distante sette punti dalla vetta: "Per ora dobbiamo vivere giorno per giorno e guadagnarci nuovamente il rispetto di tutti quelli che ci guardano - conclude Spalletti - Dobbiamo lavorare in maniera seria, poi non dipenderà soltanto da noi ma anche dalle nostre avversarie. Quello che è certo è che faremo sempre il massimo".