Tre vittorie negli ultimi tre incontri, secondo posto in classifica e miglior attacco dell'intero campionato. Così la Roma si prepara alla trasferta del Mapei Stadium dove affronterà domani il Sassuolo per la decima giornata giornata di questa sorprendente serie A. Il successo ottenuto contro il Palermo è già dimenticato, adesso per gli uomini di Spalletti c'è da pensare alla difficile gara contro i neroverdi, reduci dal pareggio di Bologna.
"Il Sassuolo è una squadra da temere, gioca bene e mira sempre in alto. Davanti sono davvero pericolosi, hanno alcune assenze pesanti ma Di Francesco ha una vasta scelta per quanto riguardi i sostituti. Chiunque giocherà sarà temibile. L'anno scorso per noi è stato il crocevia, anche se sono arrivate scelte difficili. Eusebio era già un allenatore quando nel 2005 era al mio fianco come team manager. Gli davo la formazione per fare le fotocopie e non si capacitava di alcune mie scelte. Sta dimostrando di avere personalità e di saper interagire al meglio con i giocatori, ha tanta strada davanti a sé".
Il Sassuolo è da sempre molto vigile sui giovani calciatori della Roma, Spalletti analizza a fondo la questione: "E' vero, è capitato anche nel mercato estivo che chiedessero alcuni nostri giovani. Se arrivano richieste per giocatori che vanno poco in campo, purtroppo bisogna cedere. Iago Falque ha sempre dimostrato attaccamento e determinazione, purtroppo per lui qui non c'era posto e, avendo mercato, abbiamo deciso di cederlo. Ljajic sarebbe un altro esempio, con lui non ci ho neanche parlato. Uno come Ricci magari ti fa pentire di averlo ceduto, ma meglio programmare qualcosa per l'anno prossimo".
Sulle condizioni dei suoi giocatori, poi, Spalletti svela: "Mario Rui e Vermaelen non sono ancora pronti, per Peres e Perotti siamo fiduciosi per Empoli mentre Rudiger risulta essere tra i convocati. Juan Jesus ha un risentimento al polpaccio ma è in condizione di giocare, Strootman partirà dall'inizio, ha recuperato. Rinnovo? La penna del mio contratto ce l'hanno i calciatori. L'ambiente è perfetto per lavorarci ma la difficoltà è dovuta dalla necessità di vincere".