La Roma di Spalletti vince ancora. Quinta vittoria consecutiva da quando l'allenatore di Certaldo è tornato sulla panchina giallorossa e corsa al terzo posto ancora aperta. Un 5-0 al Palermo di Iachini al quale Totti, escluso dalla partita dallo stesso Spalletti, ha assistito dalla tribuna: "C'è stato dispiacere da parte mia per questa scelta ma ho un ruolo e dei segnali da dare alla squadra.. Io sono qui per sistemare le cose ecco perché mi ha chiamato alla Roma. Io ero convinto di farlo giocare, ma poi lui un paio di cose l'ha dette. Il rispetto? A me dispiace, non voglio nessun duello con nessuno. Voglio che la Roma vinca. Io sto bene se la Roma vince".
A tenere banco dunque è il 'caso Totti' e Spalletti parla anche del suo ruolo nel futuro del numero 10: "Nella prima intervista di presentazione toccai questo argomento dicendo che io devo fare la mia parte. Io gli ho messo a disposizione nel mio ufficio qualsiasi ruolo. Perché lui deve pensare a cosa fare nel futuro. Vuoi fare Giggs? Fai Giggs, sempre seduto vicino a me. Con la sua storia alla Roma lui può fare qualunque ruolo. Ha carisma in questo ambiente. Vuoi fare Nedved? Fai Nedved. Vuoi fare il calciatore? Fai il calciatore. Io sono stato chiamato a risollevare le sorti di una squadra, non posso concederti niente. La società sa che se Francesco va a chiedere qualcosa, io sto dalla parte di Francesco. Io conosco il grande sentimento dei romani che stasera chiamavano Totti. Per cui assoluto rispetto per il campione e la sua storia ma ora bisogna fare delle scelte. Io non posso accettare che convochi una conferenza con chi gli pare e dica quello che gli pare. In squadra abbiamo giocatori e domani possono farlo tutti. Io un po' di ordine devo darlo. Oggi l'avrei fatto giocare. Ci sono delle persone del suo entourage che mi hanno detto che non c'è niente comunque. Si vede che è già tutto chiarito - ha concluso - e domani chiarirò ulteriormente".