Vigilia di Milan-Roma per Luciano Spalletti, partita importante per il campionato della Roma, chiamata ad una reazione dopo la sconfitta nel derby di settimana scorsa. E' un periodo no per i giallorossi, che domani cercheranno una reazione a San Siro, contro il Milan, altra squadra che sta attraversando un momento di difficolta. Ecco le parole di Spalletti: Reazione? La squadra è dispiaciuta. Mi sento addosso l’amarezza. Quello che conta però si vede in fondo al campionato. l'esame è la classifica a fine campionato e questa partita è fondamentale. Milan? Ha perso smalto rispetto all’andata, quando ci mise molto in difficoltà. Ai miei calciatori dirò di aspettarsi il Milan dell’andata, i giovani che hanno sono di assoluto futuro.
Un commento poi sul neo DS Monchi: "Pallotta è andato a prendere il migliore, questo fa vedere le sue intenzioni, Monchi lo volevano tutti. Quello che ha detto di noi a me fa piacere, è una visione che viene da fuori, dove uno non è inquinato da quello che si dice sul luogo, ha detto che stiamo facendo un buon lavoro. E’ chiaro che si cerca di migliorare, ma lui ha espresso un parere molto positivo nel suo guardarci da fuori". A proposito dell'episodio dei manichini, Spalletti la pensa così: "Non appartiene ai tifosi di nessuna squadra, ma fa parte di persone deviate, che hanno dei problemi. Una cosa così evidenzia solo odio e cattiveria"
Arrivare terzi sarebbe un fallimento? "Arrivare secondi è l’obiettivo e vorrebbe dire aver fatto il massimo. Il Napoli gioca uno dei migliori calci d’Europa, è la squadra che tutti vorrebbero avere ora e noi ce la stiamo giocando con loro. Dal mio punto di vista, non avremo timore a giocare con Milan e Juve. Il Napoli ha recuperato 3 punti, che è tanta roba, ma faremo vedere il nostro valore. Arrivare secondi è come vincere. Abbiamo vinto tante partite, per cui continuiamo a lavorare per dare alla Roma una visibilità internazionale e il terzo posto fa parte di questo. "Totti? Essendo nel momento più importante della sua carriera, vuole aspettare la fine del campionato. Sarebbe meglio se lo dicesse lui il suo pensiero. Monchi ha detto solo quello che ha trovato sul tavolo. Sulla maglia dico che non si toglie. Prima di Totti la 10 l’ha avuta Giannini. L’hanno fatto in passato gli altri di ritirare la maglia. E il bambino che ambisce a giocare con quella maglia che fa? Gli vogliamo togliere questa soddisfazione? Teniamo vivo il numero 10 su tutte le maglie. E’ insopportabile sentire la gente che dice che va ritirata la maglia".