La Roma presenta due colpi importanti arrivati durante la sessione estiva e che subito si sono messi in mostra positivamente nelle prime uscite ufficiali della squadra. Stiamo parlando di Eldor Shomurodov e Matias Viña, arrivati rispettivamente dal Genoa e dal Palmeiras.
Shomurodov: “Sono arrivato nel grande calcio e ora voglio vincere trofei con la Roma”
L’attaccante uzbeko ha iniziato al meglio la sua seconda stagione in Italia, trovando prima il gol nei playoff di Conference League contro il Trabzonspor e poi l’assist per Veretout nel 3-1 alla Fiorentina. La domanda spontanea, che arriva nella conferenza stampa di presentazione, è sul perché sia sbarcato nel grande calcio a 27 anni: “Non so spiegare perché sono arrivato così tardi al grande calcio. Ogni anno mi sono posto degli obiettivi per migliorare sempre. L’importante comunque non è l’età in cui sia arrivato alla Roma, ora non vedo l’ora di poter dimostrare quanto valgo nelle prossime partite e vincere qualcosa con questa squadra”.
Il nuovo attaccante della Roma si sta mettendo a completa disposizione dell’allenatore e delle necessità della squadra: “Sia che io giochi largo sia più al centro, mi trovo bene in entrambi i ruoli, nella fase offensiva che mi viene richiesta dalla Roma. Se mi verrà chiesto di giocare con Abraham, aiuteremo insieme la squadra, se invece mi sarà chiesto di aspettare, aspetterò”.
“Qui grazie a Mourinho. Ora penso al bene della squadra”
Il grande salto ha permesso all’uzbeko di cambiare mentalità in modo rapido: “Prima di arrivare alla Roma ero concentrato sul giocare bene e migliorare, senza mettermi fretta. Ora penso al bene della Roma e di vincere non solo partite, ma anche trofei. Queste sono le mie motivazioni giornaliere e il mio punto di riferimento”.
Decisivo per l’arrivo di Shomurodov è stato Mourinho, che lo ha corteggiato e convinto a scegliere la Roma: “Io e Mourinho ci siamo incontrati per la prima volta a Mosca due anni fa. Appena mi è stato detto dell’interesse della Roma ho subito detto di sì. Inanzitutto per la Roma, che ritengo un top club con una grande piazza e una storia importante, poi per Mourinho, che è uno dei migliori allenatori al mondo. Sono felice di essere qui e poter crescere grazie al lavoro con lui”.