Una sconfitta che brucia, ma per la Roma non è ancora tutto perduto. Dopo il 5-2 della gara di andata delle semifinali di Champions League ad Anfield contro il Liverpool, infatti, i giallorossi sono chiamati a ribaltare il risultato all'Olimpico il prossimo 2 maggio. Un'impresa come quella già attuata contro il Barcellona, questo serve alla squadra di Eusebio Di Francesco: ipotesi difficile, ma non impossibile secondo Roberto Pruzzo.
Lo storico ex attaccante della Roma, che era in campo nella finale dell'allora Coppa dei Campioni nel 1984 proprio contro il Liverpool - "ah che brutto ricordo, una ferita ancora aperta. Se non mi fossi infortunato e fossi rimasto in campo avremmo alzato la Coppa" -, ha parlato nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport della semifinale di andata e del match di ritorno in programma all'Olimpico mercoledì 2 maggio. "Che impressione ho avuto dalla gara? Si è giocato in un contesto fantastico - ha detto Pruzzo -, in uno stadio come Anfield si avverte l'essenza del calcio, si avvertono proprio le sue origini. La partita è stata veramente dura e difficile, sinceramente non mi aspettavo potesse esserlo così tanto. E' andata come sappiamo e pensavo che i giallorossi potessero fare meglio. E' sembrato che il Liverpool avesse più fame, più voglia di vincere. I Reds quasi sempre arrivavano prima sul pallone, hanno mostrato un maggior grado di superiorità. Come se avessero maggiori motivazioni".
Al ritorno, però, secondo Pruzzo l'impresa è difficile ma non impossibile: "Per passare il turno la Roma dovrebbe ripetere la gara che ha fatto con il Barcellona - ha aggiunto l'ex attaccante -, una partita perfetta. Non so se sarà possibile, ma nel calcio a volte succede di riuscire a ripetere in poco tempo prestazioni del genere. Credo che qualche analogia con i quarti di finale ci sia, in quell'occasione si è dimostrato che è possibile sovvertire un pronostico che dopo l'andata sembrerebbe chiuso. Se c'è una cosa da dire, però, è che la Roma a Barcellona aveva giocato meglio di come ha fatto a Liverpool".
Decisivo ai fini del risultato è stato Mohamed Salah, ex giallorosso che ha letteralmente trascinato il Liverpool: "Cosa è successo rispetto a quando si trovava a Roma? A Liverpool Salah si è ritrovato nel suo habitat naturale, viene sempre osannato dal pubblico e lì si sentono meno pressioni rispetto a quelle che ci possono essere a Roma. Adesso fa tutto con tranquillità - ha spiegato Pruzzo -, gioca in serenità ed è supportato da un grande allenatore che fa giocare la sua squadra nella maniera che più si addice all'egiziano. Ora è un giocatore sicuro dei suoi mezzi".
In chiusura Pruzzo ha commentato gli scontri che si sono verificati all'esterno di Anfield: "Ho visto lo stadio solo dall'interno e posso dire che è stato un vero spettacolo. Che pochi possano rovinare una serata di sport del genere è un peccato, ma io credo che questo discorso della responsabilità oggettiva delle società debba venire meno. Club, allenatore, giocatori e tifosi per bene non possono avere colpa se venti teppisti si rendono responsabili di assurde violenze. Quindi anche l'UEFA dovrebbe trovare delle soluzioni alternative".
L'intervista integrale sul Corriere dello Sport