James Pallotta, presidente della Roma dal 2012 allo scorso agosto, ha rilasciato un'intervista al sito The Athletic dopo l'addio ai giallorossi. L'imprenditore statunitense ha toccato diversi temi, da Totti ai retroscena di mercato passando per la questione dello stadio di proprietà.
“La Roma sarà sempre nella mia testa e nel mio cuore, è stata una parte importante della mia vita. A posteriori ci sono cose che avrei fatto diversamente, ma nei primi dieci mesi di presidenza ho imparato molto - ha esordito Pallotta - la prima volta che sono andato a Trigoria, ho chiamato tutti fuori e mi sono tuffato in piscina. Era il mio modo per dire che le cose non sarebbero state fatte allo stesso modo"
"Coca-Cola voleva essere lo sponsor del nuovo stadio"
Sul tanto discusso tema dello stadio di proprietà della Roma, l'ex presidente ha rivelato: "Avevamo un sacco di grandi sponsor che volevano essere coinvolti. La Coca-Cola era una di questi e ci incontrammo con loro ad Atlanta. Nei piani lo stadio sarebbe stata la struttura più utilizzata nell’Europa meridionale - ha continuato Pallotta - i tifosi ricevevano tanti messaggi contrastanti che erano semplicemente falsi. Dicevano che Pallotta voleva costruire uno stadio solo per fare soldi per se stesso. Invece era strutturato sotto una holding, quindi c’era la squadra da una parte e lo stadio dall’altra. Dovevamo farlo per evitare il fallimento nel caso in cui fosse successo qualcosa allo stadio".
"Totti voleva fare l'allenatore"
E sul rapporto con Francesco Totti, grande capitano dei giallorossi: "Totti è stato alla Roma per 30 anni. Ogni giorno si alzava e andava a Trigoria. Accettammo di onorare l’impegno della proprietà precedente con un contratto da 6 anni come dirigente. Ebbi una discussione con lui, chiedendogli cosa avrebbe voluto fare nella vita dopo il ritiro. Totti voleva allenare. E allora gli abbiamo portato dei professori e abbastanza rapidamente decise che allenare non era la cosa giusta per lui. Gli dissi: 'Sarebbe fantastico se lavorassi con noi nello scouting, per trovare i talenti e farli crescere'".
I retroscena di mercato
L'ex presidente della Roma ha voluto svelare un retroscena su uno degli acquisti più importanti della sua gestione: "Zaniolo è arrivato al 100% grazie a Baldini - ha rivelato Pallotta - Franco ha chiamato l’Inter e gli ha detto che avrebbe voluto Zaniolo".
Infine, su due delle cessioni più importanti della Roma negli ultimi anni, entrambi venduti al Liverpool: "Salah? L’ho amato, non volevo venderlo, ma non avevo scelta. E lui sarebbe andato via comunque, perché voleva dimostrare quanto valesse. Avrei tenuto anche Alisson, ma la Roma non poteva eguagliare lo stipendio offerto dal Liverpool a causa dei ricavi mancati dallo stadio".
L'intervista completa la potete trovare su theathletic.com