Una nuova avventura davanti, un'eredità complicata da raccogliere. Ci sarà anche Robin Olsen fra coloro che dovranno cercare di non far rimpiangere Alisson, volato al Liverpool da qualche settimana: "E' un portiere fantastico - ha detto il numero uno svedese classe 1990 nella presentazione ufficiale di oggi a Boston - per lui provo davvero un grande rispetto, ma il club adesso ha deciso di prendere me. Si parla molto di chi mi ha preceduto, giustamente. Però adesso è arrivato il momento che mi concentri su quello che devo fare qui. E' un piacere essere qui, un grande passo per la mia carriera, è stata una scelta facile. In Svezia sono tutti contenti perché sappiamo che la Roma è un grande club”.
Parole chiare, parole di chi ha sicurezza nei suoi mezzi. Di chi, solo qualche mese fa, privava l'Italia della possibilità di andarsi a giocare il Mondiale in Russia: "Per noi è stato un match speciale - ricorda sorridendo Olsen - una gara difficile, dura, ma che ci ha reso felici. Strano che mi abbiano voluto lo stesso in Italia nonostante tutto questo" Ride. Tournée americana positiva per lui: "E' tutto molto bello qui, ci siamo allenati intensamente. Abbiamo vinto anche contro il Barcellona, sta andando tutto alla grande".
37 presenze per lui nell'ultima stagione con il Copenhagen, fra cui anche l'Europa: "La mia caratteristica migliore? Ho esperienza in Champions e nel Mondiale. Mi alleno sempre al massimo e lotto per ottenere quello che voglio". Sarà dura per lui fare meglio di chi lo ha preceduto, anche se il rapporto con il preparatore Savorani è davvero ottimo: "E' una persona che ti parla sinceramente, senza nascondere le proprie emozioni. Qualora riuscissi a costruire un mix fra stile scandinavo e italiano, allora potrò dire di essere migliorato"