Roma, Mourinho: “Rosso? Non so perchè l’ho preso”
Le parole dell’allenatore della Roma Josè Mourinho al termine del match contro il Monza
Battuta d’arresto per la Roma di Josè Mourinho che dopo la vittoria 4-1 contro il Cagliari riesce a portare casa i tre punti anche contro il Monza. I giallorossi, infatti, in superiorità numerica hanno vinto 1-0 contro la squadra di Palladino. Al termine della partita l’allenatore della Roma è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.
Roma, le parole di Mourinho
L’allenatore giallorosso ha iniziato analizzando la partita: “Loro non meritavano di perdere la partita. La mia squadra è stata sempre in difficoltà, abbiamo sbagliato tanto e siamo andati in sofferenza. È stata una partita dal livello tecnico basso ma dal livello emozionale alto”.
“Senza Dybala e Pellegrini ci manca un collegamento tra centrocampo e attacco – ha continuato -. Ho provato a farlo con Aouar ma è diverso. Con la doppia punta abbiamo fatto risultati positivi ma senza un 10 è più difficile per noi. Pablo Marì sembrava un albero, perfetto con un blocco basso. Vignato è subentrato e ha fatto benissimo. Ho un rapporto molto vero con i miei giocatori, sanno che preferisco una verità brutta che una bugia bella“.
Sull’espulsione: “Non so perchè ho preso il rosso, ho solo fatto un gesto alla panchina. Nessuna parola. La panchina del Monza ha fatto tanta pressione all’arbitro, non avrebbero dovuto comportarsi così. Io a loro dico solo che sono stati bravissimi”.
“Dopo la sconfitta contro il Genoa abbiamo potenziato il centrocampo con due giocatori fissi. Non siamo una squadra veloce e abbiamo cercato un equilibrio, che oggi abbiamo perso. Un pareggio in casa contro il Monza o una sconfitta avrebbe cambiato poco, quindi ci siamo spinti in avanti”, ha concluso.
In conferenza stampa Mourinho ha poi parlato della squalifica del Papu Gomez: “Non ricordo di averci giocato contro in finale di Europa League. Quello che gli è successo non è un mio problema, trattare l’argomento mi metterebbe in difficoltà, però non voglio prendere quello sciroppo lì altrimenti viene l’antidoping”.