La Roma non ci sta. Dopo la decisione della Corte d'Appello di confermare la sconfitta a tavolino dei giallorossi contro il Verona per il caso Diawara, è intervenuto l'amministratore delegato della Roma Guido Fienga.
"Preso atto della Decisione della Corte Sportiva Appello Figc - spiega Fienga all'Ansa - pur con il doveroso rispetto dei magistrati sportivi che hanno deliberato in tal senso, dopo una evidentemente lunga e dibattuta Camera di Consiglio - non posso non esprimere tutta la mia amarezza per una sentenza che reputo profondamente ingiusta".
Fienga parla di "un'evidente lacuna normativa", perdendo l'occasione per intervenire e modificarla: "Ma soprattutto - aggiunge - non si è voluto evitare che venisse comminata una sanzione palesemente sproporzionata rispetto al fatto commesso".
Adesso la Roma valuta ulteriori azioni: "Abbiamo fatto il massimo depositando un ricorso di grande importanza, che proponeva una soluzione giuridica che avrebbe permesso un giusto riesame di equità su questa norma che non distingue l'errore dal dolo. Riservandoci di analizzare ulteriori nostre azioni - conclude Fienga - allo stato ci limitiamo a prendere atto che si è semplicemente deciso per una drastica chiusura a qualsiasi ipotesi di revisione di tale norma che riteniamo iniqua e ingiusta".