Un inizio stentato per la Primavera guidata da De Rossi, poi quattro vittorie di fila. Otto gol contro Inter e Genoa. Tre portano una firma brasiliana, ma dalle origini italiane. Tripletta di Felipe Estrella Galeazzi, che da solo nel primo tempo mette la parola fine alla partita dopo appena 45 minuti. Arrivato a Roma per necessità a gennaio della scorsa stagione. Serviva infatti un nuovo numero nove in grado di giocare la Youth League al posto di Celar diventato fuori quota. Cresciuto calcisticamente del Ferroviaria, club della provincia di San Paolo, ma nato ad Araquara.
Si era presentato con parole forti e consapevoli e di ammirazione: “La Roma per me? È Totti”, l’ex capitano giallorosso come fonte d’ispirazione sul campo. Il ruolo però è diverso: più fisico e muscolare Estrella rispetto al numero dieci. Un mancino dalle caratteristiche tradizionali del numero nove. Nelle prime sei partite già quattro reti, tante quante quelle fatte lo scorso anno. Qualche apparizione già in allenamento con la prima squadra e poi il duro lavoro in silenzio a Trigoria. Nei tanti infortuni che hanno colpito anche l’attacco della Roma, potrebbe trovare posto un giovane diciottenne classe 2001. Sei mesi d’ambientamento e poi tanti gol. Quelli per cui la Roma lo ha voluto, investendo tanto, con il riscatto fissato a 400 mila euro. Studia da numero nove e cresce all'ombra di Dzeko, aspettando il momento giusto si regala la prima tripletta italiana.
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