Paulo Fonseca sfiderà il suo passato nei sedicesimi di finale di Europa League. Quel Braga che è stato il suo ultimo passaggio in Portogallo, nella stagione 2015-16 dove vinse la Coppa di Portogallo contro il Porto, prima di spiccare il volo verso lo Shakhtar Donetsk.
Per la Roma sarà la prima volta nella storia contro il Braga, affrontato già sette volte in carriera da Fonseca che ha perso soltanto una volta, nel 2014, con il Pacos Ferreira. I portoghesi, però, non sono una novità per le formazioni italiane. Sette precedenti e un bilancio "di ferro": in tre sfide a eliminazione diretta (contro Chievo, Parma e Udinese), il Braga ha sempre passato il turno. La più famosa delle sfide, oltreché la più recente, risale all'estate 2012 nel preliminare di Champions League contro l'Udinese. Una partita terminata ai calci di rigore dove ai bianconeri di Guidolin costò caro il pallonetto di Maicosuel.
Oggi il Braga è guidato in panchina da Carlos Carvalhal, dopo che nella scorsa stagione si erano alternatati Ricardo Sa Pinto e Ruben Amorim, ex tra le altre di Rio Ave, Swansea e Sporting Lisbona. Nella fase a gironi di Europa League i portoghesi hanno chiuso al secondo posto del gruppo G, a pari punti con il Leicester, ma dietro per via del ko per 4-0 in terra inglese. In campionato, invece, il Braga è al quarto posto.
Ciò che ha caratterizzato il cammino europeo dei biancorossi, oltre alla media di 2,3 gol segnati a partita, sono i gol subiti. Delle squadre che hanno passato il turno, infatti, il Braga è la squadra che ha subito il maggior numero di gol (10) dietro solo allo Slavia Praga (11).
Pregi e difetti del 3-4-2-1 schierato nelle ultime uscite da Carvalhal, praticamente a specchio con il credo tattico della Roma di Fonseca. A guidare l'attacco c'è Paulinho, supportato da Horta e Galeno, quest'ultimo autore di cinque assist nella fase a gironi. Il tutto senza dimenticare l'esperto Nico Gaitan, anche se fuori da diverse settimane per problemi fisici.