Chi credeva fin dall'inizio all'impresa erano sicuramente i duemila tifosi norvegesi che a torso nudo hanno popolato e riempito il settore ospiti dell'Olimpico. Poi sono stati i giocatori del Bodo in campo che hanno chiuso un cerchio, come quello nel quale più volte si sono raccolti per darsi la carica (non senza proteste della Roma viste le perdite di tempo).
E alla fine sorride ancora il Bodo, anche se stavolta per un 2-2. Sette i cambi dal 1' per José Mourinho rispetto all'andata giocata ai confini del Polo Nord. Otto i gol subiti in totale dalla sua Roma in 180 minuti di gioco contro la squadra di Knutsen. E i due di Botheim e Solbakken della serata dell'Olimpico comunque non pesano meno dei sei presi a oltre duemila chilometri di distanza dalla Capitale. Le due reti realizzate dalla Roma, invece, portano le firme di chi a Bodo era titolare: El Shaarawy e Ibanez. Il numero 92 si ripete, trova un altro gol dopo quello in campionato contro il Milan e al momento del cambio lascia il campo tra gli applausi (al contrario di Zaniolo). Cerca il gol più volte e lo trova al 54', a giro sul palo lontano. Lo stesso dove mezz'ora dopo Ibanez, un po' con la testa e un po' col petto, lo spinge in rete, per il gol che evita la sconfitta ma non toglie l'amarezza.
Cosa succede se la Roma finisce il girone in seconda posizione?
E se dopo la disastrosa terza giornata della fase a gironi di Conference League la Roma ha perso il primato nella classifica del Gruppo C, dopo questa quarta vede avvicinarsi lo spettro degli spareggi. La nuova (e terza) competizione europea infatti prevede che il passaggio diretto agli ottavi di finale sia garantito soltanto alle prime classificate; le seconde dovranno prima affrontare un ulteriore turno 'intermedio' contro le terze classificate dell'Europa League. Una sorta di 'limbo' di 180' tra il 17 e il 24 febbraio 2022, con sorteggio il 13 dicembre.
Tradotto: altre due partite infrasettimanali, con il relativo dispendio di forze, da vincere altrimenti addio alla competizione. Proprio mentre qualche romantico appassionato iniziava a gustare una finale a Tirana tra José Mourinho e Antonio Conte, che proprio in una gara di Conference League ha vissuto il suo esordio sulla panchina del Tottenham, vincendo 3-2 contro il Vitesse. Discorsi prematuri. Tra ventuno giorni la Conference torna all'Olimpico e stavolta ci sarà lo Zorya, terzo nel girone a -1 dalla Roma. Il 25 maggio è lontano, il 25 novembre no.