Due giorni dopo l’eliminazione della Roma dalla Champions League in semifinale, in casa giallorosso resta l’amarezza per un traguardo sfiorato ma anche l’orgoglio per essere riusciti a raggiungere un risultato molto importante anche in ottica futura. Di questo percorso europeo e delle aspettative in vista della prossima stagione ha parlato Mauro Baldissoni. Queste le dichiarazioni del direttore generale della Roma nella lunga intervista concessa a Sky Sport.
“Ovviamente il rammarico c’è ancora, quando si arriva a giocarsi fino all’ultimo minuto una semifinale di Champions League bisogna giocarla pensando di poter arrivare meritando fino alla fine. Questo è quello che hanno fatto i ragazzi, il Liverpool ha meritato al di là di qualche errore di troppo fatto all’andata da noi, la sensazione è che i Reds fossero un avversario alla nostra portata. Non si può comunque ignorare quello che è stato il percorso della Roma e ciò che si è costruito, quello che rimane secondo noi alla consapevolezza”.
“Avendo come impegno quello di portare la Roma ad essere una delle squadre più importanti d’Europa, possiamo dire che il percorso poteva sembrare ambizioso, e lo è, ma il presente ha dimostrato che questa squadra deve giocare costantemente Champions League. Questo ormai è il quarto anno che arriviamo in questa competizione - anche se purtroppo l’anno scorso siamo usciti ai preliminari contro il Porto - una partita come quella dell’altra sera costituisce un po’ una pietra miliare di un percorso che ti può far rendere conto di dove sei arrivato”.
“Fa parte del percorso di crescita che ci siamo dati e stabilisce anche il nostro nuovo punto di partenza indipendentemente dai risultati che si raggiungono e dalle volte che riusciremo ancora a sognare una finale di Champions League. La consapevolezza di potercela giocare non come ospiti ma con la voglia di arrivare in fondo deve essere il nostro nuovo punto di partenza. Il lavoro che si fa deve avere un esito che è quello dei risultati, che aiutano a leggere quello che si fa”.
E ancora: “I tifosi sono ben attenti a quello che si fa per loro, non possono che apprezzare quello che la società sta facendo. A volte è difficile spiegare l’obiettivo in corso d’opera ma quando si comincia a toccare con mano tutto diventa più facile. Io ho sempre sentito molto rispetto per noi dai tifosi giallorossi, è ovvio che adesso l’entusiasmo c’è perché il lavoro che si è svolto nel tempo è un lavoro eccellente. Questo i tifosi, sempre ben attenti, non possono che non apprezzarlo e riconoscerlo alla società”.
Baldissoni parla poi anche delle parole di ringraziamento della famiglia di Sean Cox dopo i fatti dell’andata: “Credo sia chiaro a tutti che non abbiamo mai avuto momenti di esitazione. Il nostro messaggio è chiarissimo: nessuna concessione alla violenza, se chi va in giro per la Roma può affermare qualcosa di se stesso compiendo questi gesti, pensando di avere dei meriti dei crediti alla tifoseria si sbaglia. Questi sono solo atti di vigliaccheria”.
E ancora, sull’arbitraggio dell’Olimpico: “Ci tengo a sottolineare che il presidente in pubblico ha affermato un principio più generico ovvero quello che per evitare degli errori si può far uso della tecnologia e quindi ne ha invocato l’adozione anche in Europa. Nell’immediato post partita avrà usato qualche parola un po’ colorita, frutto della frustrazione del momento ma sicuramente non vogliamo mancare di rispetto a nessuno, tanto meno all’arbitro che è il primo ad essere consapevole quando sbaglia”.
“Dobbiamo occuparci dei nostri errori, dobbiamo far meglio quello che non facciamo bene, che siano dirigenti, allenatore o giocatori. Abbiamo commesso degli errori tra andata e ritorno e sono quelli causa della nostra sconfitta, non gli errori dell’arbitro. Il rispetto non deve mancare altrimenti non si può continuare”, ha concluso Baldissoni.