In casa Roma tutto è pronto per il big match di domani sera contro la Juventus. Anche, ma non solo, della partita dell’Allianz Stadium, ha parlato il portiere giallorosso Alisson, intervistato da Il Messaggero.
L’estremo difensore brasiliano analizza innanzitutto la sua stagione passata. “Non è stato un periodo facile, ma non ho mai pensato di mollare. In Brasile ero abituato a giocare molto, mi aspettavo di farlo anche qui. Mi sono sempre allenato al massimo, ma a quanto pare non abbastanza per essere titolare. Eppure non ho mai mollato, non ho smesso di lavorare, anzi, ho cominciato ad allenarmi con più intensità e concentrazione. Ho pensato per un momento di chiedere la cessione, anche solo in prestito, ma poi ho capito come possa dare qualcosa già ora alla Roma, non solo in futuro”. Un anno, quello passato, trascorso spesso alle spalle di Szczesny, domani avversario nella sfida di Torino. “Gli voglio bene, abbiamo sempre avuto un buon rapporto, fatto di rispetto reciproco. Magari gli chiederò la maglia…”
Poi l’attenzione di Alisson si sposta su Juventus-Roma, sfida sempre ricca di fascino. “Noi stiamo puntando dritti al nostro obiettivo, che è lo scudetto. Per conquistarlo, lo sappiamo, dobbiamo battere tutti, quindi anche la Juventus. Ho rispetto per loro, ma anche fiducia nei miei compagni. Loro vengono da 6 titoli consecutivi e due finali di Champions negli ultimi 3 anni, ma noi siamo in forma, e andiamo a Torino per guadagnare i 3 punti. È una sfida importante, ma ancora non decisiva”. E a chi gli fa notare che la Roma ha perso le ultime 7 sfide contro la Juventus a Torino, Alisson risponde a tono. ”Lo sappiamo. Ma come non guardo troppo al futuro, cerco di non pensare nemmeno al passato. Dobbiamo essere concentrati di partita in partita, e io darò il massimo per aiutare i miei compagni a vincere”.
Un cambiamento, quello di Alisson, che è andato di pari passo con il cambio in panchina, dove da Spalletti si è passati a Di Francesco. “Entrambi hanno molta voglia di vincere. Con Spalletti non ho giocato molto, ma non nego di essermi trovato bene. Mi piace molto però anche il metodo che ha portato Di Francesco. In ogni caso, l’allenatore è il capo, bisogna fare quello che vuole lui. Ora con il nuovo tecnico mi sembra che siamo sulla strada giusta, in difesa siamo migliorati, ma in generale nello spogliatoio c’è una mentalità diversa. Quando arriva un nuovo allenatore non è mai facile adeguarsi alle sue esigenze, ma quando arrivano i risultati non puoi far altro che fidarti. Il mister ha la capacità di far sentire tutti titolari”.
Un’ultima riflessione Alisson la dedica a se stesso. “Penso di avere diversi punti di forza, ma sulla mia dote principale non ho dubbi: è la concentrazione. Con il preparatore Savorani cerco di affinare anche la mia tecnica, ma senza la forza psicologica conta poco avere tecnica ed esplosività”. E sul suo futuro rivela: “A Roma sto benissimo. Mia figlia è nata qui. Confesso di on pensare molto al futuro, ma qui sto bene. Ho voglia di lasciare un buon ricordo con questa maglia. Vorrei vincere qualcosa qui, sarebbe il giusto premio per chi da 6/7 anni lavora qui seriamente”.