“... dopotutto semo ancora dei bei pischelli”. Tu sicuramente, noi ecco... forse un po' meno. Carlo Mazzone ha voluto augurare Buon Natale a tutti i lettori di GianlucaDiMarzio.com con un videomessaggio esclusivo. E lo ha fatto nell'unico modo che conosce da tutta la vita: semplice e genuino. Lo è stato da allenatore, lo è oggi da nonno a tempo pieno. “Ma a noi ragazzi ci tratta come se fossimo suoi calciatori”, ammette ridendo il nipote Alessio. Lo scorso marzo, per festeggiare gli ottant'anni di suo nonno ha aperto le pagine ufficiali Facebook e Instagram di Carlo Mazzone: “Ho preso spunto da Totti che ha inaugurato i suoi canali social per i 40 anni”. Una scelta figlia dei tempi, che ha trovato d'accordo anche il protagonista: “Nonno lo sa e gli fa piacere. Certo non ci capisce molto di tecnologia, ma si fida di me”. Infatti è Alessio a curare le pagine, piene di aneddoti e foto inedite di Carlo Mazzone. Una sezione speciale “che sta molto a cuore a nonno” è quella dei video. Una raccolta di tutti i messaggi di auguri fatti lo scorso marzo dai suoi ex calciatori. “Ho avuto una risposta incredibile da tantissimi. Da Ranieri a Toni, Materazzi e soprattutto Francesco Totti. Checco, come lo chiama nonno, è davvero una persona speciale”.
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Pubblicato da Carlo Mazzone su Martedì 27 giugno 2017
Speciale come il rapporto tra Carletto e Pep: “Guardiola è una persona fantastica. Non manca mai di mandare un messaggio a nonno per il compleanno. Lui non ha mai dimenticato il periodo di Brescia. – continua a raccontare Alessio – Nonno guarda tutte le volte le sue partite alla tv e ogni tanto gli scrive per complimentarsi”. Un rapporto vero e sincero al di fuori delle telecamere e di una pubblicità che nessuno dei due vuole. “Si sentono loro due e basta. Neanche io so cosa si dicono. Ma ormai nonno è un tifoso del Manchester City, così come lo era stato del Barcellona prima e del Bayern poi. La Roma rimane il suo grande amore, non si perde mai una partita. Ma ormai un pezzettino di cuore è anche per Guardiola”.
Totti, Guardiola e tantissimi altri. Rispetto e affetto dai suoi ex giocatori e da migliaia di tifosi. Soprattutto adesso. Nostalgia, calcio d'altri tempi, genuinità perduta. Chiamatela come volete, ma non è un segreto che la figura di Mazzone ormai da anni è diventata il manifesto – soprattutto social - di tutti quei tifosi che non si riconosco più nel calcio di oggi. La corsa sotto la curva dell'Atalanta, l'ormai famosa frase di Mazzone ad Annoni. Aneddoti ed immagini usate - e abusate - che però non devono distrarre dalla figura di un uomo speciale e allenatore geniale. Pirlo mediano, Guardiola e Baggio over 30 e l'inizio carriera di Totti. Quattro nomi per quattro momenti. Ora pensate solo al campo. Lasciate stare il folklore. Quale nome vi viene in mente? Ecco, questo è Carlo Mazzone. Oltre il romanaccio, la giacca a vento alle ginocchia e i capelli bianchi.
Il calcio al centro, “quello sempre, a tutte le ore del giorno”, ma soprattutto famiglia. Bellissima e grandissima. Tutti insieme ad Ascoli, il loro rifugio. Con i figli Sabrina e Massimo, i nipoti Vanessa, Alessio e Iole. E da quasi due anni anche con il piccolo Cristian, figlio di Vanessa. Mazzone non ha occhi per nessun altro, “ormai è lui la sua gioia più grande” e questo Natale sarà il suo secondo da bisnonno. Tutti insieme riuniti attorno ad una tavola. Come tutte le famiglie. A capotavola il padrone di casa. Lui, Sor Carletto. Il nonno di tutti noi.