Un difensore fisico, vecchio stile? "Fermi tutti - disse il Loco - Non fa per me". Virata improvvisa della Lazio e del ds Tare e addio a Jardel de Benfica, visionato a lungo, meglio cambiare obiettivo e dirigersi verso un tipo di difensore diverso, più tecnico e più abile ad impostare. L'identikit? Rodrigo Caio, centrale classe '93 del Sao Paulo: tecnico, eleganza pura. Tanto elegante col pallone tra i piedi da venire considerato da ragazzo come "nuovo Busquets", quando giocava da regista in mezzo al campo nelle giovanili, prima di essere spostato in difesa.
E pensare che da bambino faceva l'attaccante, crescendo col mito di Ronaldo il fenomeno, suo idolo indiscusso da sempre. Addirittura Rodrigo sta tentando di prendere il passaporto italiano, grazie alla nonna italiana: sarebbe un doppio colpo per la Lazio, che potrebbe utilizzare così i 2 slot da extracomunitari per Pato e Valencia. Cuore Tricolor lui, come tutta la sua famiglia: gioca al Sao Paulo da quando aveva 12 anni, anche se in passato fu davvero vicino al Valencia, quando gli spagnoli sconfissero la concorrenza dell'Atletico per accaparrarselo anche se alla fine non lo tesserarono per problemi alla rotula sorti durante le visite mediche, scatenando un vero e proprio caso col Sao Paulo. In effetti, gli infortuni hanno finora minato la carriera di Rodrigo, tanto che nel 2009 rischió di dire addio per sempre alla carriera da giocatore dopo un calvario lungo 10 mesi.
Ma lui è sempre stato un 'Guerriero', come ama definirsi, e tornò lì, nel suo habitat naturale in mezzo alla difesa ad interdire e ad impostare, tanto da attirare le attenzioni di Borussia Dortmund, Chelsea e di... Careca: l'ex bandiera de Napoli infatti in passato non perse occasione per consigliarlo più volte come acquisto alla squadra di De Laurentiis, che tuttavia non lo prese mai davvero in considerazione. Ora è la Lazio che sembra davvero decisa a puntare sul giocatore provando a negoziare col Sao Paulo, per regalare finalmente a Bielsa quel difensore tecnico e dalla grande visione di gioco, da affiancare a De Vrij.
Alberto Trovamala