Nicola Rizzoli, ex arbitro, ora superdesignatore di Serie A e B, ha parlato in un'intervista al Corriere dello Sport, toccando diversi temi d'attualità e non solo. Dalle recenti polemiche all'uso della tecnologia nel calcio, passando per lo scandalo di Calciopoli del 2006.
"Ci portiamo ancora addosso le scorie di Calciopoli"
Rizzoli ha voluto innanzitutto commentare le recenti polemiche dopo Juventus-Napoli dello scorso mercoledì, in cui sono stati contestati due rigori non assegnati, uno per parte: "Ha sbagliato Mariani così come l’AVAR. Lo sanno benissimo anche loro".
E sullo scandalo di Calciopoli del 2006: "Ci ha fatto molto male, rimettersi in piedi è stata durissima. Ricostruire un rapporto di fiducia con la gente, convincere gli appassionati che si era fatta pulizia, questi erano gli imperativi immediati. A me diede una mano a scalare le graduatorie grazie al coinvolgimento di alcuni colleghi ma qualche scoria ce la portiamo ancora addosso, ingiustamente."
"L'obiettivo è il chiarimento live"
Quindi, Rizzoli ha voluto esprimere il proprio definitivo parere sull'uso della tecnologia nel calcio: "Posso garantire che la tecnologia ha notevolmente ridotto il numero degli errori e non mi riferisco soltanto al fuorigioco e al gol non gol - ha proseguito l'ex arbitro - I numeri, le percentuali lo confermano. Un deciso passo avanti lo farà compiere il chiarimento live. L’obiettivo è quello di riuscire a comunicare, in tempo reale, con l’esterno la decisione che si è appena presa, la motivazione della scelta. Naturalmente anche quella del VAR".
Infine, ripensando alla propria carriera arbitrale, lunga 19 anni e impreziosita da una finale Mondiale e una di Champions League, Rizzoli ha rivelato: "Un errore indimenticabile? In un Derby di Milano concessi un rigore inesistente, ma l’indimenticabile lo commisi in Atlético Madrid-Barcellona di coppa. Diedi una punizione dal limite invece del rigore che, se realizzato, avrebbe qualificato il Barcellona. Non mi accorsi del fatto che il giocatore dell’Atletico aveva i piedi fuori dall’area ma la mano con la quale aveva colpito il pallone era all’interno. Se ci fosse stato il VAR…".
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