La battaglia di ricorsi, controricorsi, decreti e controdecreti sta (si auspica) per volgere al termine. E’ la settimana decisiva, nella quale non tanto per piena logica giuridica (rimarrebbero altri gradi di ricorso…) quanto per mera questione temporale la situazione dei ripescaggi in Serie B verrà finalmente definita. Al termine di un’estate surreale, di regole mutate, di costanti cambi di orientamento giurisprudenziale e di campionati che al 24 di settembre vedono la casella ‘rinvii’ già ben affollata.
Siena, Ternana, Pro Vercelli, Novara e Catania. Cinque squadre, il cui (futuro…ancora…) campionato verrà svelato tra mercoledì e venerdì. TAR, Collegio di Garanzia del Coni e Tribunale Federale Nazionale, non manca nulla. Si comincia (si fa per dire) mercoledì 26, con la Prima Sezione del TAR del Lazio chiamata a decretare la giuridicità della sentenza del Collegio di Garanzia del CONI dello scorso 11 settembre con la quale erano state dichiarate ‘inammissibili’ le richieste di ripescaggio. Uno step, peraltro, già vagliato dal TAR appena quattro giorni dopo la sentenza stessa in senso negativo (accogliendo i ricorsi di Ternana e Pro Vercelli e sospendendo gli effetti della sentenza di ‘inammissibilità’), salvo poi – settimana scorsa – il dietrofront con il decreto della presidente Germana Panzironi (che mercoledì sarà parimenti presidente del comitato giudicante) su istanza di FIGC e Lega B, con il quale è stata nuovamente resa esecutiva la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI pro inammissibilità.
Mercoledì, dunque, il TAR può esperire due strade (essendo un organo amministrativo non può prendere decisioni vincolanti in materia sportiva: in poche parole, confermare o mutare il format). O riconosce la giuridicità della sentenza del Collegio di Garanzia del CONI oppure – a contrario – ne disconosce – in primis – gli effetti. E, allora, ecco gli scenari per venerdì 28 settembre quando si riuniranno sia il Collegio di Garanzia (eventuale), sia il Tribunale Federale Nazionale (a prescindere, dovendo discutere il ricorso del Catania).
Se il TAR sconfessa quanto disposto dal Collegio di Garanzia lo scorso 11 settembre, allora esso sarà chiamato a giudicare nuovamente ed essendo il massimo organo di giustizia sportiva, gli effetti saranno prontamente esperibili. Altresì, qualora il TAR riconosca la giuridicità del disposto del Collegio di Garanzia, la strada dei ripescaggi diverrà oltremodo ripida per le società in questione. Il 28, infatti, si ripartirà dal Tribunale Federale Nazionale, primo grado di giustizia, con tutto ciò che ne deriverà in termini di ricorsi e controricorsi fino – probabilmente – ad arrivare di nuovo al Collegio di Garanzia del CONI, ma le tempistiche sarebbero estremamente lunghe e a detrimento – in primo luogo – degli stessi club.
Caso Virtus Entella – Dopo la sentenza del Collegio di Garanzia con la quale è stato stabilito che la penalizzazione del Cesena debba essere retrodatata alla stagione 17/18, la società del presidente Gozzi si sente formalmente riammessa in Serie B. Formalmente già, perché all’atto pratica la Lega B non ha ancora provveduta alla ri-scritturazione della classifica della passata stagione, quale atto essenziale ed ostativo per l’ufficializzazione sostanziale della riammissione. La Virtus Entella attende, comunque, fiduciosa. Con i quindici punti di penalizzazione comminati alla stagione quo ante, il Cesena sarebbe de facto retrocesso (non sarebbe possibile applicare penalizzazione siffatta alla stagione stante, come nel caso del Chievo, in quanto il ‘vecchio’ Cesena con il fallimento ha perduto l’affiliazione). Malgrado la società ligure abbia già giocato la prima partita di campionato in Serie C e malgrado – indiscrezione diffusasi nei giorni scorsi – FIGC e Lega B potrebbero decidere di impugnare la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI.
Ultimo scenario – Ultimo in accezione non solo temporale. Ma anche in termini di probabilità. Nei giorni scorsi Siena, Ternana, Pro Vercelli, Novara e Catania hanno presentato un’istanza al Governo affinché provveda – d’ufficio – con un provvedimento d’urgenza a tutelare il diritto delle cinque società di esser ripescate. L’ipotesi di un intervento del Governo e in ispecie di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, difficilmente si materierà con la questione che, salvo ribaltoni, rimarrà nell'alveo dei Tribunali sportivi.