"Perchè la vita si trasformi in una favola, serve il giusto mix di fattori. Fortuna, bravura e anche un po' di romanticismo". Mauro Bianchessi, responsabile del settore giovanile della Lazio, lo introduce così: il protagonista della sua storia è Michele Riosa, attaccante classe 2003 della Lazio. Anzi, ex. Perchè in queste ore, ad appena 17 anni, Michele si è trasferito in Serie B, alla Salernitana, e farà parte della prima squadra.
Nell'ultima stagione ha messo a segno 6 reti in 16 partite, affermandosi miglior bomber della squadra prima del lockdown. Appena due anni fa giocava nell'Urbetevere, piccola società romana. "Mi avevano segnalato un suo compagno di squadra, andai a vedere una loro partita. L'altro non lo prendemmo, Michele sì. Ci convinse da subito - continua a spiegare Bianchessi -. In passato lo avevano scartato la Roma e altre società professionistiche, con noi è diventato subito il bomber della squadra e, all'esordio in Nazionale, ha fatto gol contro la Slovenia". Appena Riosa ha compiuto 16 anni, la Lazio è riuscita a fargli firmare un triennale. E pensare che, qualche mese prima, giocava nel settore giovanile di un club dilettantistico.
"La sua forza, però, è tutta nella testa: cura l'alimentazione, è un ragazzo serio, a volte sembra un adulto per via della determinazione con cui affronta ogni situazione. Calcisticamente ricorda il primo Bobo Vieri, un attaccante vecchio stampo, forte nelle sponde e a fare gol. La prossima stagione? Spero che l'allenatore della Salernitana lo riesca a valorizzare, anche se conoscendo le sue qualità non ho dubbi: troverà lo spazio che merita e farà esultare i tifosi della sua nuova squadra".