Reus e la maledizione nazionale: Mondiale a rischio come 8 anni fa
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Data: 17/09/2022 -

Reus e la maledizione nazionale: Mondiale a rischio come 8 anni fa

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Caviglia ko: Reus rischia di dire addio al Mondiale. Di nuovo
Caviglia ko: Reus rischia di dire addio al Mondiale. Di nuovo

Ancora lei, quella maledetta caviglia. Non ci voleva, non di nuovo, non adesso: il sogno Mondiale questa volta era davvero vicino. Invece Marco Reus rischia di dover guardare i suoi compagni dalla televisione.

Forse l'ultima grande chance di disputare una Coppa del Mondo con la maglia della Germania, forse l'ultima opportunità di sfiorare quel trofeo che 8 anni fa la sorte ha deciso di strappargli: adesso è tutto a rischio doopo l'infortunio subito nel derby della Ruhr. 

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Di nuovo la caviglia sinistra: Mondiale a rischio per Reus

Westfalenstadion, Borussia Dortmund-Schalke 04, minuto 30: Marco Reus è a terra. Mani sul volto, disperazione evidente, preoccupazione tra i compagni. Una scena che, purtroppo per Marco, si è ripetuta diverse volte nel corso della sua travagliata carriera. Ancora quella maledetta caviglia. 

Già, perché Reus con quel problema ci deve convivere da tempo, troppo. Un calvario iniziato il 6 giugno 2014. Marco è forse all'apice della sua carriera: sempre più leader di un Borussia di cui ha deciso di diventare simbolo, punta di diamante di una Germania che mai come quell'anno si preparava a disputare un Mondiale da protagonista.

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La storia andrà esattamente così: i tedeschi travolgono tutti e conquistano la loro quarta Coppa del Mondo. Quel trofeo finirà però nella bacheca di Shkodran Mustafi, convocato da Joachim Low proprio al posto di Reus. Lesione parziale dei legamenti sindesmotici della caviglia sinistra: questa la diagnosi che costringe il trequartista al forfait. Un infortunio rimediato proprio a pochi giorni dall'esordio in Brasile in un'amichevole contro l'Armenia. 

Più di otto anni dopo, la storia si ripete: Reus insegue un avversario, appoggia male il piede sinistro che compie una torsione innaturale. È di nuovo la stessa caviglia: serve la barella per trasportare il numero 11 dei gialloneri fuori dal campo. A due mesi esatti dal calcio del Mondiale in Qatar, Reus potrebbe dover dire addio all'ultima chance di inseguire quella Coppa.

La maledizione nazionale

Se i Mondiali 2014 restano il più grande rimpianto della sua carriera, negli anni successivi il rapporto tra Reus e la nazionale tedesca non è stato più semplice. Gli anni forse più complicati della sua carriera sono stati 2016 e 2017: prima una pubalgia che ha costretto il tedesco a saltare gli Europei 2016; poi la rottura del legamento crociato nel 2017. E i tanti, troppi, stop muscolari, che lo hanno portato al forfait anche a Euro 2020.   

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"Quando hai 20-25 anni pensi solo al calcio. Oggi sono solo contento di stare bene e di potermi godere il tempo sul campo. Non lo avrò mai indietro", dichiarava nel 2018, forse con un po' di amarezza. La soddisfazione di scendere in campo in un Mondiale se la toglierà nel 2018, segnando anche un gol. Tutto inutile: sarà la peggior edizione della storia recente della Germania, terminata addirittura ai gironi. E quei 210 minuti, adesso, rischiano di rimanere gli unici della sua lunga e travagliata carriera. 



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